di Carlo Zaciani
A giudicarla oggi potrebbe apparire come una delle tante bufale del fantacalcio di agosto. Ma a ben riflettere potrebbe anche rivelarsi come la notizia più clamorosa di tutta l’estate. E non solo. Si deve partire da una premessa: il presidente De Laurentiis e il tecnico Gattuso si sono incontrati, subito dopo il termine del campionato, a Capri. Un’ospitata di quelle di cui De Laurentiis va famoso. Dovevano discutere del prolungamento del contratto, tutti davano per scontato un rinnovo triennale. E invece non è accaduto nulla. Perché? Di ufficiale, naturalmente, non si sa nulla. Ma deduzioni possono trarsene in quantità. E’ noto che De Laurentiis non rinnova mai senza aggiungere clausole ai contratti. E’ la sua specialità Ne sa qualcosa Sarri, che per sganciarsi ha dovuto costringere il Chelsea a versare al Napoli quasi sei milioni. Il presidente potrebbe aver chiesto a Gattuso di aggiungere una penale in caso di rescissione del contratto. E a quel punto Gattuso avrebbe chiesto tempo.
Un comportamento tutto sommato strano per un giovane tecnico, che di fronte all’ipotesi di poter firmare un contratto che lo leghi al Napoli per tre anni dovrebbe, normalmente, firmare subito e ad occhi chiusi. Se Gattuso non lo ha fatto un motivo ci dovrà pur essere. Ed ecco che fioccano le congetture, tutte orientate verso una sola spiegazione. Mancini ha già più o meno fatto sapere che, indipendentemente da quello che sarà il risultato finale, considererà chiusa la sua esperienza al timone della Nazionale, dopo gli Europei.
Si libera quindi a luglio prossimo, cioè tra meno di un anno, una panchina ambitissima e le voci che già si susseguono inseriscono il nome di Gattuso tra i papabili più accreditati. Ma se l’attuale allenatore del Napoli fosse bloccato da una clausola-capestro i sogni azzurri svanirebbero. Ecco quindi che le titubanze di Gattuso avrebbero una spiegazione più che logica.
Ma lo stesso Gattuso rischia grosso, perché De Laurentiis non è tipo che ama queste incertezze. Ha mostrato di aver piena fiducia nel suo interlocutore, sta facendo di tutto per accontentarlo sul mercato, ma per carattere non tollererebbe di dover avviare una rivoluzione ed una ripartenza di progetto con un allenatore di breve periodo. Giungerà il momento, non troppo lontano, anzi vicinissimo, in cui pretenderà certezze. E tutto potrebbe accadere qualora Gattuso non dovesse rispondere positivamente alla chiamata. Insomma potrebbe celebrarsi, prima ancora che il Napoli cominci il ritiro di Castel di Sangro un divorzio clamoroso.
E poiché De Laurentiis, come ha dimostrato in passato, non si fa mai trovare impreparato, non è escluso che in questi giorni ferragostani non stia già muovendosi per trovare un eventuale sostituto al calabrese riottoso. Ovviamente tutti pensano ad un altrettanto clamoroso ritorno di fiamma per Maurizio Sarri. Ma chi lo pensa non conosce bene il presidente. Non ama assolutamente le “minestre riscaldate” e poi con Sarri non s’è proprio lasciato bene. Tutt’altro. Ha continuato a “pizzicarlo” tutte le volte che ne ha avuto l’occasione. Quindi niente Sarri. Sul mercato c’è però, ancora libero, uno che lo ha sempre stuzzicato, Massimiliano Allegri. In passato lo aveva anche contattato. Certo con Allegri dovrà allargare i cordoni della borsa. E’ un cliente che costa caro, e soprattutto dovrà rassegnarsi ad una squadra sparagnina, che farà dell’1-0 il suo credo. Niente calcio-spettacolo. Ma forse qualche risultato in più, rispetto, ad esempio, agli anni scintillanti di Sarri, caratterizzati però da zero tituli.
È solo fantacalcio? Possibile. Ma con De Laurentiis e i suoi umori non si può mai escludere nulla.