Il virus visibile nero su bianco nella radiografia al torace di pazienti con pochi o alle volte addirittura nessun sintomo di Coronavirus. La scoperta è di un team di ricercatori dell’Irccs Galeazzi e dell’università Statale di Milano, autori di un’indagine su pazienti del primo focolaio svelato in Italia, quello di Codogno.
Come si legge sull’Adnkronos il lavoro dell’Istituto ortopedico è pubblicato sulla rivista Radiology ed è stato condotto in collaborazione anche con gli atenei di Pavia e Palermo e con il centro Medical Radiologico di Codogno e la Radiologia della Casa di Cura San Camillo di Cremona. I ricercatori rilevano e documentano dettagliatamente la compromissione polmonare in persone all’apparenza non intensamente colpite da Covid-19, in quanto asintomatiche o poco sintomatiche. Per la precisione, in 100 radiografie su 170 eseguite in una sola settimana le immagini sono riconducibili a una polmonite interstiziale bilaterale, quindi altamente sospette e riferibili alla polmonite correlata a Covid-19.
Gli autori della ricerca ricordano come lo scorso 23 febbraio dopo la scoperta del paziente 1 avvenuta all’ospedale di Codogno in data 20 febbraio, è stata imposta alla popolazione della stessa cittadina e di 10 comuni limitrofi una quarantena di 14 giorni. Al termine del periodo, un centro radiologico della zona ha ricevuto “un’alta e anomala richiesta di radiografie al torace da parte della popolazione. Alcuni pazienti – ricostruiscono gli esperti – sono stati inviati dai medici di base, altri invece si sono presentati spontaneamente per sottoporsi a un controllo, preoccupati dall’evolversi della malattia”. Da qui lo studio focalizzato sull’analisi retrospettiva di queste radiografie al torace eseguite post-quarantena.
“I pazienti che richiedevano la Rx – spiega Luca Maria Sconfienza, responsabile dell’Unità di Radiologia diagnostica e interventistica al Galeazzi e professore all’università Statale di Milano – non riferivano particolari malesseri oppure solo sintomi piuttosto vaghi, come febbricola (sotto 37,5°C) e avvisaglie parainfluenzali, ma nessuno manifestava chiari sintomi da Covid”. Le radiografie del torace eseguite hanno però fornito informazioni importanti sul coinvolgimento polmonare in questi pazienti, provenienti da un focolaio. “Questi risultati – conclude Sconfienza – supportano i dati che stanno emergendo in merito alla trasmissione della patologia in soggetti asintomatici o poco sintomatici, che quindi possono risultare positivi al virus e pertanto contagiosi anche in assenza di sintomi e anche dopo due settimane di quarantena”.