Serie A tra polemiche e spettacolo: il Napoli cerca l’allungo nel Monday Night.
L’occasione è di quelle da non lasciarsi sfuggire assolutamente. I campioni d’Italia del Napoli avranno stasera, nel match del Maradona contro il Pisa che chiuderà la quarta giornata del massimo campionato, di tentare la prima mini fuga del campionato, potendo staccare la Juventus fermatasi a quota 10 punti dopo il burrascoso pareggio del Bentegodi di sabato contro l’Hellas Verona e rimanendo l’unica squadra ancora a punteggio pieno.
Gli azzurri di Antonio Conte vorranno rifarsi dopo la sfortunata sconfitta in Champions League contro il Manchester City e confermare il predominio in campionato come squadra favorita per la conquista del tricolore. E l’ostacolo Pisa, relegato al momento in fondo alla classifica in compagnia del Lecce con un solo punto, sembra proprio non essere insormontabile visto l’enorme divario tecnico che separa i partenopei dai neopromossi nerazzurri toscani. Anche la quarta giornata della serie A disputatasi tra sabato e appunto stasera, ha riservato in ogni caso uno strascico di feroci polemiche destinato a far parlare per tutta la settimana.
A cominciare dal rigore assegnato all’ultimo minuto di recupero al Bologna di Vincenzo Italiano che nel match casalingo ha avuto la meglio sul Genoa. Un penalty per un tocco di mano del tutto involontario a dir poco discutibile che ha mandato su tutte le furie l’allenatore dei grifoni Vieira espulso dal direttore di gara per proteste. E stesso episodio si è verificato anche a Verona dove la squadra di casa ha beneficiato di un rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mano, anche stavolta, apparso a tutti involontario. Due episodi che ripropongono prepotentemente la questione della effettiva volontarietà di chi si trova a toccare il pallone con un braccio e l’interpretabilità del fallo da parte dei giudici di gara aggiunti che da remoto, dalla sala VAR, hanno la facoltà di intervenire, influenzando la decisione presa dall’arbitro sul campo e sovvertendo la sua decisione.
Una regola, quella dell’interpretabilità, non certo scritta ma che se non applicata in maniera uniforme rischia davvero di compromettere ulteriormente la credibilità del sistema calcio italiano, già molto precario. Detto dei due match più chiacchierati della giornata, la quarta ha visto la conferma del Milan al terzo posto in classifica con 9 punti subito dopo la Juventus a 10 ed appaiato a Roma e appunto Napoli che però stasera chiuderà il turno col monday night match contro il Pisa. I rossoneri di Allegri si imposti sull’Udinese nell’incontro del Friuli con un perentorio 3 a 0 che ha ridimensionato i bianconeri pur partiti brillantemente in campionato. Il derby della Capitale, giocato come di consueto in una cornice scenografica unica, ha visto prevalere la Roma di Gasperini sui cugini rivali della Lazio, guidati in panchina da Maurizio Sarri.
La rete decisiva del definitivo 1 a 0 è stata messa a segno da un redivivo Lorenzo Pellegrini che il Gasp ha avuto il coraggio di schierare dal primo minuto in campo, nonostante le polemiche che lo hanno accompagnato per tutta l’estate. Torna a ruggire l’Atalanta di Juric che dopo il tracollo infrasettimanale in Champions con il PSG ha espugnato il campo del Torino con un secco 3 a 0. I bergamaschi si sono imposti all’Olimpico mettendo nei guai un Torino il cui presidente Cairo è sempre più contestato dai tifosi granata. Una Fiorentina in piena crisi, alla sua seconda sconfitta casalinga consecutiva, è stata superata in recupero
da un ottimo Como che Cesc Fabregas sta plasmando sempre più a sua immagine. Buon punto del Parma che ha impattato allo Zini per 0 a 0 contro una sempre più sorprendente Cremonese ancora imbattuta dopo le prime quattro giornate.
Dà segnali di ripresa l’Inter di Chivu che seppure a fatica riesce ad avere la meglio di misura per 2 a 1 su un combattivo Sassuolo. Da non dimenticare il successo di un buon Cagliari che è passato
in rimonta al Via del Mare di Lecce. Salentini ultimi in classifica con un solo punto. Stasera il match di chiusura al Maradona può consegnare al campionato l’unica squadra ancora a punteggio pieno.