Mercoledì 26 agosto alle 18, presso il Vecchio Bottaio di Agropoli, si terrà la presentazione del libro della giornalista
Maria Cuono, dal titolo L’Arte dell’Incontro – Interviste ai Personaggi del Mondo dello Spettacolo. L’evento si svolgerà
all’aperto in totale sicurezza e su prenotazione per non creare assembramento visto il periodo delicato in cui ci troviamo. Interverrà Milena Esposito in qualità di relatrice.L’Arte dell’incontro è un omaggio agli Artisti che si trovano in mille difficoltà ad organizzare i propri spettacoli teatrali, musicali e quant’altro.

Maria Cuono, alla vigilia della presentazione del suo libro ad Agropoli, come si prepara a questo evento? Che emozioni vive?
“Le mie origini sono salernitane. Vivo ad Agropoli da quando ero piccola, avevo pochissimi anni di vita e questa splendida città è come se fosse la mia terra natia. Il 26 ormai si avvicina ed è per me una grande emozione perché non solo questa data segna la sera del debutto (se così si può dire) del mio nuovo libro, ma avrò l’opportunità di confrontarmi con il mio editore,
la relatrice Milena Esposito, il pubblico, dove metterò in evidenza le difficoltà che vivono oggi tantissimi artisti che per
mesi sono stati a casa senza lavoro e hanno allietato le nostre giornate attraverso i social network. È nel pieno lockdown che ho maturato l’idea di fare qualcosa per loro: raccogliere un po’ di interviste realizzate negli anni e farne un libro. Lo spettacolo deve andare avanti anche se a piccoli passi. Il mio augurio è di non trovarci nella fase di partenza e annullare tutto ciò che si sta costruendo”.
L’Arte dell’ Incontro, un titolo, significativo ed emblematico. Come lo descriverebbe in prima persona, da scrittrice e da giornalista?
“Ciò vuol essere un modo di condividere lo stesso amore per l’Arte: momenti di vita vissuti su un palcoscenico, le
emozioni, le passioni provate anche dietro una macchina da presa, l’entusiasmo nel trametterle al tuo interlocutore (che in tal caso sarebbe un giornalista). Incontrarsi è condividere assieme gioie, emozioni, passioni. Incontrarsi è saper ascoltare e cogliere ottime qualità che si possono trovare in un artista sia dal lato professionale che umano”.
Potrebbe essere definito un’Arte che incontra l’Arte? Il raccontare di tanti artisti, di un mondo così, magico ed impalpabile diventa esso stesso Arte?
“Sì certo l’Arte che incontra l’Arte, il raccontare di tanti artisti proprio come ho fatto io. Il loro è un mondo che mi ha sempre appassionata fin da piccola, un mondo che io amo ed è come vivere le loro stesse emozioni, un mondo affascinante che mi appartiene, è dentro di me”.
Quali, tra i tanti personaggi che ha intervistato, ha inteso mettere in evidenza?
“Tutti i personaggi da me intervistati mi hanno colpito in modo particolare. Come non menzionare l’affascinante e simpatica Giuliana De Sio che ho conosciuto al Teatro Verdi di Salerno nelle vesti di Mrs Robinson con Il Laureato. Voglio citare anche Sebastiano Somma che mi rivelò: “Il mio punto di riferimento, la mia casa tranquilla era il mondo dei fotoromanzi dove
spesso mi sentivo tutelato dalle insidie del mondo dello spettacolo. Era un ambiente più sano e più familiare”.
Tosca D’Aquino fu scelta in televisione da Pippo Baudo per fare Fantastico insieme a Lorella Cuccarini e Alessandra Martinez. Flavio Bucci mi svelò il suo grande amore per il Teatro. “Ho fatto una scelta su tutte: la Musica! Non mi ha mai abbandonata. Ho avuto comunque modo di confrontarmi e di maturare tanta esperienza in diversi settori dello spettacolo, ed è stata un’esperienza fantastica e senz’atro gratificante” ha dichiarato così Luisa Corna. Per Carmen Giardina: “Niente emoziona
così tanto che lavorare dietro le quinte. L’attore si emoziona prima di entrare in scena, ma, dopo cinque minuti, incomincia a divertirsi e a sfogare a sua volta tutta la sua energia, la sua carica emotiva”. Come non menzionare anche il tenore Luca Lupoli che mi rivelò: “In questo periodo in cui la diffusione di questo terribile contagio del Covid-19 di grande preoccupazione, allarmismo sta letteralmente dando un colpo di grazia al mondo dello spettacolo e del teatro dal vivo in tutti i suoi generi, negando e rendendo impossibile tutte le forme di contatti sociali per arginare, in maniera motivata, la sua diffusione con le norme governative comprendenti la sospensione e l’annullamento di tutti gli spettacoli e gli eventi programmati in cartellone
da tutti i teatri, fondazioni, associazioni sta provocando grande marasma e preoccupazione per il futuro lavorativo di migliaia di persone di un settore che non sarà facile recuperare…”.
Testimoni e protagonisti di questo suo libro, sono personaggi di vari generi dello spettacolo dai “pionieri” a quelli più recenti.
Che differenze ha riscontrato nelle loro risposte e nel loro raccontarsi?
“Tutti hanno messo in evidenza la passione per il proprio lavoro. Ho cercato e cerco sempre di mettere a proprio agio il
personaggio. Alcune differenze le ho riscontrate in alcune risposte che mi sono state fornite nel periodo del lockdown
come nel caso di Luca Lupoli, Marcello Cirillo, Lucianna De Falco e Luca Manfredi”.

Il suo libro è corredato da due importanti prefazioni di Luisa Corna e Carmen Giardina. Come nasce questo contributo?
“Tra me è Luisa Corna tutto è nato da alcune parole che mi scrisse in merito alla mia prima opera dal titolo: Verso l’Orizzonte, una silloge poetica dedicata a Lorella Cuccarini. Le feci avere il libro che apprezzò tantissimo: “Devo confessarti che io sono
un’amante di poesie e apprezzo molto l’animo nobile di chi sa catturare le proprie emozioni e trasmetterle agli
altri attraverso l’arte della scrittura”. Luisa mi rilasciò nel mese di febbraio un’intervista che pubblicai sulla testata Newspage Allinfo di cui sono Direttrice Responsabile e che poi ho riportato nell’Arte dell’Incontro. Luisa Corna è una grande professionista che ammiro tantissimo e seguo da anni ed è anche una bella persona. Di certo non mancherà l’occasione di conoscerla personalmente. Diciamo che c’è qualcosa in programma con lei, ma preferisco non sbilanciarmi per scaramanzia (Covid
permettendo ovvio!). Tra me e Carmen Giardina c’è proprio un’amicizia che dura da anni.
Tutto è nato da un’intervista che mi rilasciò nel 2009 in occasione dello spettacolo: Risveglio di Primavera regia
di Lorenzo Amato. Avevo avuto già modo di apprezzare il talento di Carmen attraverso la fiction Rai Amiche con Lorella Cuccarini, Claudia Koll, Maria Amelia Monti e Barbara De Rossi. Insomma una bella storia di amicizia che mi ha colpita profondamente. Da qui decisi poi di conoscere Carmen personalmente non appena si verificò l’occasione”.
Quali sono gli obiettivi che Maria si prefigge raggiungere?
“Intanto il mio obiettivo prioritario è quello di portare avanti il progetto L’Arte dell’Incontro ottenendo ottimi risultati. Ciò
vuol essere anche un modo per ricordare la memoria di mia madre. Chissà magari potrei farne una seconda edizione? Mai dire mai!”.