La decisione è stata presa ieri alle 12.20: sono state sospese tutte le attività ambulatoriali negli ospedali dell’Asl Napoli 1. La circolare porta la firma dell’avvocato Postiglione, della direzione generale dell’azienda sanitaria napoletana. Gravi i disagi per chi da mesi attendeva una visita specialistica ma la decisione si è resa necessaria visto il propagarsi, seppur più lento rispetto alle regioni del Nord Italia, del Covid-19 in città.
Proprio ieri è emersa la notizia di un magistrato della Corte d’Appello penale di Napoli risultato positivo al test del Coronavirus. Reduce da una trasferta al Nord per motivi familiari, il magistrato napoletano è stato in servizio all’interno dell’ufficio mentre non è chiaro se abbia celebrato processi in aula. Una notizia che ha fatto scattare verifiche e controlli all’interno dei piani delle sezioni penali, in un clima segnato da porte sbarrate, accesso negato in cancelleria e scenari da evacuazione. Il presidente della Corte di appello ha ordinato una sorta di quarantena preventiva stabilendo che il personale amministrativo in servizio lunedì scorso nell’area della quarta e quinta sezione penale di appello sia autorizzato ad assentarsi fino al 17 marzo. Inoltre, è stato decretato che tutte le attività giudiziarie e amministrative non di somma urgenza sono sospese fino al 9 marzo incluso mentre per la giornata di domani è prevista la santificazione generalizzata delle attività, che rende obbligatoria la chiusura degli uffici al pubblico. Il tutto capita mentre gli avvocati napoletani, fino al 20 marzo, sono in astensione per ridurre il rischio di contagi.