Ha a cuore solo la salute dei pazienti il dottor Paolo Ascierto, il primo in Italia ad avere avuto l’intuizione di trattare i pazienti affetti da stress respiratorio da Covid-19 con il Tocilizumab, e l’ha sempre ribadito, andando oltre le polemiche, gli ingiusti attacchi mediatici che ha subito dal collega Massimo Galli a Carta Bianca, da Striscia la notizia nel video denigratorio e, come da sempre nella sua carriera, in questi giorni dell’avvio della sperimentazione approvata dall’Aifa è concentrato solo sui “fatti”, sui pazienti, sulle cure, sulla lotta al Covid-19 e quando interviene pubblicamente lo fa, non per difendersi – non ne ha bisogno – non per alimentare lo scontro verso coloro che, forse invidiosi lo attaccano, ma per raccontare ai cittadini dei risultati della sperimentazione del Tocilizumab a cui quei “fatti” stanno portando:
“Seguo tutto quello che succede per quanto riguarda l’uso di questo farmaco, Il Tocilizumab, nei pazienti che hanno stress respiratori da Covid-19 – racconta in un video di ieri sera – . Vi posso dire quello che è accaduto oggi a Napoli (ieri per chi legge), il bollettino di oggi dei nostri pazienti. Di 10 pazienti trattati, 7 che erano intubati e 3 che invece erano con una grave insufficienza respiratoria in reparto, 5 hanno avuto un miglioramento, tra cui il paziente che abbiamo trattato sabato scorso, che ha mostrato dalla Tac un miglioramento importante e potrebbe anche essere estubato e altri due stanno andando in questa direzione. Degli altri 4 pazienti intubati 3 sono stazionari e uno purtroppo è morto perché ha avuto una rapida progressione del distress respiratorio dopo poche ore dal trattamento con il Tocilizumab. Invece dei 3 pazienti in reparto trattati ieri (il 18 marzo) dopo 24 ore 2 sono migliorati, uno in maniera importante addirittura non è più in ossigenoterapia e un altro è stazionario. Ma segnali importanti arrivano anche da altri centri con cui siamo in contatto. Vi voglio segnalare quello di Schiavonia, Padova Sud – aggiunge – ho parlato poco fa con la dottoressa che mi diceva che 2 dei pazienti trattati dopo 24 ore hanno avuto un miglioramento importante. Credo che questo sia un messaggio, un segnale molto importante anche per voi e – conclude – andiamo avanti!Ce la faremo!”.
Dimostrazioni di efficacia che fanno ben sperare si sono avute anche all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove secondo quanto si apprende da una nota dell’Ausl su 16 pazienti trattati con il Tocilizumab, a distanza di 48 ore si è avuto un miglioramento nel 70% dei casi.