Il Movimento Neoborbonico chiede al sindaco di Nizza la rimozione della statua del generale Massena o una lapide che ricordi i suoi massacri nel Sud nel 1806
Durante questi giorni di dibattiti su statue e rimozioni, il Movimento Neoborbonico ha inviato al sindaco di Nizza, Christian Estrosi, la richiesta di rimuovere la statua del generale Andrea Massena nella sua bella piazza o di “integrarla” con una lapide che ricordi le migliaia di vittime soprattutto lucane e calabresi della repressione durante l’invasione del Regno di Napoli nel 1806 (circa duemila solo a Lauria).
La lettera è supportata da un ampio dossier con numerose notizie, documenti e fonti.
Al di là della richiesta internazionale, il Movimento ha messo in evidenza le drammatiche analogie tra quei massacri e quei saccheggi e quelli subiti dalle stesse popolazioni meridionali durante il 1799 (sempre ad opera dei francesi) e durante la stessa unificazione italiana, drammaticità ed analogie mai evidenziate dalla storiografia ufficiale che da sempre celebra quelle invasioni in maniera del tutto unilaterale e parziale nel segno di una retorica giacobina e risorgimentalista ormai superata da studi sempre più documentati e diffusi.