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Turismo, ecco come funziona

Qualche informazione su quello che impropriamente viene definito il “petrolio” del Paese

di Francesco Spinosa *

Il turismo è stato sempre un po’ considerato la “ cenerentola” dell’economia italiana, ma mai come in questi giorni, dominati dal dibattito sul Covid-19 e le sue ripercussioni sull’economia, si nota la confusione che regna sovrana sui media. Si sta facendo passare e considerare come crisi del turismo, solo quella degli alberghi, dei ristoranti, dei lidi balneari. Ma il turismo cari Signori, è l’insieme delle relazioni che nascono grazie allo spostamento temporaneo delle persone in tutto il mondo. E quindi, acquisendo bene questa definizione, si comprende che ne viene generato molto, ma molto di più rispetto a quello di cui si parla nei media in Italia. Ma sono sicuro che è solo per ignoranza.

Cominciamo col fare chiarezza riguardo a ciò di cui stiamo parlando, e di quanto l’Italia sia un Paese
talvolta iniquo, che non riesce a valorizzare da sempre una risorsa molto importante per la sua, per la
nostra economia. Vorrei ricordareche il nostro paese, “ L’Italia “,è quello dove si trova il 60 % del patrimonio
artistico mondiale ( soprattutto al sud ). Ed è il paese dove, da tanti anni, si sente ripetere dai politici e dai
giornalisti che questo immenso patrimonio rappresenta il “petrolio ” ditutti noi. Adesso, già utilizzando il
termine “petrolio “ in riferimento al turismo ed ai nostri beni culturali, si comprende
che non si dà la giusta considerazione ad un settore che rappresenta il 13 % del PIL nazionale e produce oltre
230 miliardi di fatturato. Nessun altro settore nel nostro paese riesce a produrre una ricchezza del genere. E
spiega anche la mancanza di interesse che i nostri politici e comunicatori dedicano a questo settore. Insomma, ci fa capire di quanto siamo stupidi noi italiani. Abbiamo una ricchezza da valorizzare e non lo facciamo, ma siamo pronti a lamentarci perché manca il lavoro.

Ma perché non ci piace il termine petrolio? Perché tutti sanno che il petrolio è una sostanza che
inquina, ed è uno dei più grandi veleni per la nostra salute. Mentre il turismo, se fosse adeguatamente regolato e controllato, potrebbe generare una ricchezza immensa per tutto il paese senza inquinare. Eppure,
nonostante il valore da tutti riconosciuto, si assiste ad un fenomeno incredibile: di tutto questo petrolio
(chiamiamolo pure così se vi fa piacere) di cui siamo immensamente ricchi, stipato in tutte le regioni d’Italia,
ne utilizziamo una minima parte. Come se gli Emirati Arabi sapessero dell’esistenza del petrolio nel
sottosuolo e non facessero nulla per estrarlo. Invece, come noi tutti sappiamo, i paesi arabi si danno molto da fare per estrarre il loro oro nero, divenendo i paesi più ricchi del mondo, ed inibendo addirittura la nascita di nuove fonti di energia alternative. Capite quanto siamo intelligenti noi italiani e soprattutto noi
meridionali? Abbiamo l’oro e nessuno lo estrae. Nessuno lo propone, nessuno lo organizza. Sta lì, senza che
nessuno ci metta bene le mani.
Ma cosa centrano le agenzie di viaggio e perché le agenzie di viaggio ed i tour operator dovrebbero
essere migliori di internet ?
Bene, nel nostro Paese, altro fattore molto interessante è la mancanza di considerazione che i media palesano nei confronti delle agenzie di viaggio, ritenendole ormai una categoria superata e cancellata dall’avvento di internet. Senza sapere che gli agenti di viaggio / operatori turistici sono una categoria che ogni giorno lavora per migliorare e valorizzare il famoso patrimonio artistico di cui siamo eredi nell’indifferenza di tutti, in Italia e nel mondo. Sono quei professionisti che armonizzano tutti gli attori del turismo, miscelando le relazioni che nascono appunto dal fenomeno turistico facendoli lavorare tutti insieme. Sono l’anello iniziale della famosa filiera che, con professionalità e dedizione, armonizzano tutti i servizi utili al viaggio ed al turismo nel mondo, sia in incoming che in outgoing ( trasporto, trasferimenti, servizi ricettivi, servizi accessori, esperienze etc.).

Molti hanno ancora l’idea che gli agenti di viaggio siano solo degli uffici che prenotano biglietti treno e
aereo o prenotino alberghi. Un giudizio un po’ misero e riduttivo della nostra attività,a dire il vero. A nessuno
è chiaro che le agenzie di viaggio ed i tour operator sono un anello fondamentale nella filiera turistica italiana.
Non è ancora chiaro che:

  • Le agenzie di viaggio ed i tour operator sono quelli muovono tutti i servizi di cui si compone il turismo.
    Non è ancora chiaro che, se esistono dei contenuti in internet, questi contenuti sono inseriti dagli operatori
    turistici e dalle agenzie di viaggio (cosa sono Booking ed Expedia, se non tour operator?). E che tutto quello
    che viene trovato su internet attraverso Google o altri motori di ricerca deve essere inserito da un professionista che sia in possesso di autorizzazioni regionali/nazionali di agenzia di viaggi e tour operator. Per farla breve, in qualsiasi parte nel mondo ci sono manine che inseriscono questi dati nei siti di prenotazione. Insomma, sono le agenzie di viaggio ed i tour operator (grazie alle loro organizzazioni e collaborazioni con i vari attori del turismo ) quelli che decidono le sorti e lo sviluppo di questa o quella località turistica, organizzando pacchetti turistici, viaggi organizzati, visite ed escursioni, serate, spettacoli, tour esperienziali ecc. Sono quei professionisti che il famoso petrolio lo utilizzano e lo mettono a regime, perche se dipendesse dai politici e dagli altri enti decisionali, questo petrolio resterebbe ancorato nel sottosuolo e non produrrebbe i famosi 230 miliardi sui quali campa una bella fetta di persone e famiglie ( oltre 2 milioni e mezzo di italiani).
    Pertanto riassumendo e per chiarire:
    • Non è internet che ti crea le catene di voli charter e che decide la fortuna o meno di una località
    turistica.
    • Non è internet che ti organizza meeting, incentive, congressi, eventi.
    • Non è internet che ti organizza un viaggio di nozze in giro per il mondo su misura.
    • Non è internet che lavora con gli enti del turismo e ti crea lo sviluppo di questa o quella meta turistica.
    • Non è internet che ha fatto rimpatriare migliaia di turisti sparsi per il mondo e gratuitamente li ha
    riportati a casa.
    • Non è internet che simultaneamente ti dà notizie in merito alla destinazione, ai documenti utili, visti ,
    vaccinazioni, moneta locale, usi e costumi etc
    • Non è internet che ti riempie le strutture alberghiere , i villaggi e le navi da crociera in media e bassa
    stagione.
    • Non è internet che ti crea un viaggio di gruppo in bus per le capitali europee
    Insomma, carissimi: internet non è altro che uno strumento favoloso che ha migliorato la vita ed il lavoro di tutti noi, ma non è un produttore di turismo.
    Questo dobbiamo ripetere a piena voce, che non è internet a generare tutto questo. Internet è uno
    strumento ed un’opportunità che il turismo e tanti altri settori merceologici utilizzano, e che lo scorso anno ha dato la possibilità ad oltre 1 miliardo di persone di muoversi in tutto il mondo. Ma sembra evidente che questa confusione sul turismo in italia, viene generata dagli organi di informazione, perché evidentemente i
    media non conoscono il codice del turismo, che all’art. 18 recita:
    “Le agenzie di viaggio e turismo sono le imprese turistiche che esercitano congiuntamente o disgiuntamente attività di produzione, organizzazione ed intermediazione di viaggi e soggiorni e ogni altra forma di prestazione turistica a servizio deiclienti, siano essi di accoglienza che di assistenza, con o senza vendita diretta al pubblico, ivi compresi i compiti diassistenza e di accoglienza ai turisti, in conformità al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206.gli unici ufficiautorizzati all’organizzazione dei viaggi”.
    Alla luce di questo articolo quindi ( sicuramente in tutti i paesi il turismo è regolamentato e quindi esiste un
    codice del turismo, specie nell’Unione Europea che ha emanato le linee guida poi recepite dalle leggi nazionali) il lavoro delle agenzie di viaggio e dei tour operator ( entrambi le figure sono previste dal codice del turismo) è fondamentale per lo sviluppo delle destinazioni turistiche e per lo sviluppo delle economie dei
    paesi. Le agenzie di viaggio pertanto, sono delle aziende private, le quali, senza nessuna tutela particolare, lavorano per lo sviluppo del turismo delle varie regioni turistiche del mondo.

Anche il settore crocieristico, la villaggistica e il settore alberghiero, che potrebbero tranquillamente fare a
meno della intermediazione delle agenzie di viaggio, vengono invece intermediati per circa 60% dalle Agenzie
di viaggio. Gli alberghi, le strutture ricettive in genere, stringono accordi annuali con agenzie nazionali ed
internazionali, le quali garantiscono il riempimento delle strutture durante tutto l’anno e non solo in alta stagione o durante i week end.
Si, certo, mi direte che molte prenotazioni (soprattutto in alta stagione) arrivano direttamente alle strutture dai portali internet (ripetiamolo: anche loro sono tour operator, qualora non lo si fosse capito) ma sono sempre quegli “sciocchi” degli agenti di viaggio che riempiono le strutture in periodi di bassa o di spalla con eventi o altro tipo di attività (affinity group, congressi, serate tematiche etc.
Anzi, è grazie alle agenzie ed alle associazioni di categoria, se è stato emanato e migliorato il Codice del
turismo, con il quale si tutela la qualità dei servizi e gli stessi consumatori. Senza questi regolamenti, senza le
leggi che nel corso degli anni hanno subito miglioramenti e che regolano il mondo del turismo, i consumatori
sarebbero preda dei tanti abusivi e truffatori presenti sia sul mercato normale ma soprattutto sul web, proprio dove i media suggeriscono di prenotare.
Molti dicono che l’avvento di internet ha eliminato il lavoro delle agenzie. Ma, se come perdita di
mercato parliamo del biglietto aereo nazionale o europeo o del biglietto ferroviario, concordo coni
giornalisti. Tuttavia,questi sono servizi che noi offriamo ai clienti per cortesia, non certo perché siano il nostro
“core business”.
Ma quando parliamo di grandi flussi turistici, di economia turistica, di grandi numeri e di
organizzazioni turistiche devo deludere le aspettative. I grandi flussi, i veri viaggiatori ed i turisti si
affideranno o avranno sempre bisogno inconsapevolmente di un professionista del settore. Ok, esiste il fai
da te. Ma il fai date va bene per le piccole cose, perché quando si parla di turismo e di organizzazione turistica
le agenzie di viaggio ed i professionisti del turismo giocheranno un ruolo fondamentale anche per i prossimi
anni. Forse non fisicamente in un locale su strada, perché sempre più clienti saranno serviti attraverso il web
che è più comodo e risulta in questo caso un alleato, ma anche i servizi turistici online, avranno sempre bisogno di manine che inseriranno i contenuti. Adesso vi faccio inorridire, ma se riflettiamo bene anche le arcinote Booking, Expedia, Trivago etc. altro non sono altro che agenzie di viaggio, in possesso di
Autorizzazioni per esercitare attività di agenzia di viaggio. Delocalizzate e senza ufficio
aperto al pubblico, ma sempre agenzie diviaggio sono. Mi dispiace per chi crede ancora nella fine delle agenzie di viaggio, ma dovrete sopportare la nostra presenza ancora per diversi anni.
P.S. non so se vi fa piacere, ma stamattina ho venduto ( grazie al web, nostro grande alleato ) due cabine per
la Crociera della Musica Napoletana (www.crocieradellamusicanapoletana.it), fulgido esempio di affinity group e non solo, ad un signore di Bergamo. Ed io ho l’agenzia di viaggio a Napoli. Tiè!

amministratore e direttore di Scoop Travel srl

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