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De Magistris al party a Mezzocannone Occupato

Le reazioni. I consiglieri comunali Menna, Santoro e Lanzotti criticano de Magistris. Il deputato Amitrano: “Grave

«Mi domando quale funzione abbia per il quartiere questo centro sociale: nemmeno un mese fa gli stessi cittadini del quartiere hanno sporto una denuncia contro il centro per schiamazzi! Più che un centro utile per il quartiere mi sembra un centro mal visto dalle persone».

A parlare è la consigliera comunale Francesca Menna (M5S), seguita dalla collega di partito Maria Muscarà, consigliere regionale della Campania: «Questo sarebbe un luogo di aggregazione sociale? – si chiede la Muscarà – . Quale bando è stato fatto per affidarlo ad alcuni e non ad altri? Siamo molto preoccupati che un luogo di proprietà regionale sia affidato senza controllo a chi lo trasforma in sede di festeggiamenti e bivacchi. De Magistris ne ha fatto un centro di partito? Le ultime immagini mentre fa il trenino sono davvero squalificanti: in piazza piange per i debiti e nel chiuso festeggia come se nulla fosse? Vuoi vedere che tra Opg, PaP e Insurgencia usciranno i nuovi candidati in odore deMa? I centri liberati sono stati dai suoi sodali occupati e negati alla collettività. Chiederemo alla Regione che tipo di affidamento sia mai stato dato e che controllo sulle attività di “valore sociale” si faccia. Nonché – dichiara Menna – come mai sia stato consentito di dipingere su di un palazzo storico (l’immagine di Fidel Castro, fronte strada, ndr.)».

Infine Menna sostiene che “un centro sociale ha un valore quando svolge per il quartiere una funzione utile ed è accolto dalla comunità e riconosciuto nel tessuto del quartiere e si chiede quale sia quella di questo centro? Fare feste per pochi che creano disagio ad altri? In un’ottica adolescenziale che vede solo se stessi? I beni comuni e gli spazi sociali sono al centro del programma del Movimento 5 Stelle nell’ottica però di svolgere un reale servizio alla comunità soprattutto in un momento così difficile per la città“.

Duro anche il commento di Stanislao Lanzotti, consigliere comunale in quota Forza Italia: «Il sindaco di Napoli – dice Lanzotti – non dovrebbe partecipare ad una festa in un luogo occupato abusivamente, cosa gravissima. In ogni caso, anche se il luogo fosse stato affidato mediante la delibera dei beni comuni, comunque questo dimostrerebbe un affidamento a soggetti a lui contigui».

Altrettanto severo il giudizio di Andrea Santoro esponente al Comune di Fratelli d’Italia: «La prima sensazione che mi ha trasmesso questa vicenda è stata la visione di quel che accadeva nella reggia di Versailles poco prima dell’insurrezione francese: mi riferisco a quando i nobili della corte di Luigi XVI si dilettavano in balli e feste come se nulla fosse, ignorando la fame e la disperazione del popolo francese».

«La situazione è simile – prosegue Santoro – c’è il Re Luigi de Magistris a ballare con la sua corte dei miracoli, ignorando la disperazione che serpeggia tra i napoletani. Inoltre ricordo che Mezzocannone Occupato è un immobile di proprietà della Federico II e sottratto alla disponibilità dell’Università, in quanto occupato dai collettivi. L’ultima volta che i carabinieri intervennero in quel luogo per schiamazzi nel cuore della notte, ci fu una guerriglia con reazioni violente da parte di chi partecipava a queste feste in cui sono violate le norme sul commercio e sulla somministrazione di alcolici. La presenza del sindaco sta a significare una legittimazione da parte delle istituzioni. Com’è possibile che un ex magistrato, nonchè primo cittadino della terza città d’Italia, si presti a frequentare questi ambienti? L’immagine legalitaria che aveva premiato il suo successo elettorale va a decadere. Si è creato un corto circuito e de Magistris deve rispondere di quel che sta accadendo».

E già si mormora dagli ambienti d’opposizione che il caso finirà a Palazzo San Giacomo. Anche Alessandro Amitrano, del Movimento 5 Stelle, condanna la presenza del sindaco alla festa di compleanno a Mezzocannone Occupato.
«Non ho parole! Sono sgomento, arrabbiato e allo stesso tempo incredulo – spiega Amitrano – per questa vicenda che ha del paradossale. Ma vi rendete conto della gravità della situazione? L’articolo della testata Napoli diretta da Alessandro Migliaccio, autore de Le Iene, che racconta di un party a base di musica ed alcol con protagonista il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intento a partecipare a trenini e balli di gruppo durante una festicciola organizzata da esponenti di un centro sociale. Il problema non è il suo divertirsi – ci mancherebbe – anche se in un momento drammatico per la città ci sarebbe da lavorare, ma il fatto che questa festa si sia svolta all’interno di Mezzocannone Occupato, un luogo, appunto, abusivamente occupato. Si tratta di un edificio di proprietà della Regione, spesso meta di forze dell’ordine, stante gli schiamazzi perpetrati all’interno, o in virtù di alcune situazioni di illegalità. In un momento così delicato per la città – conclude Amitrano – più che feste il nostro sindaco dovrebbe dedicarsi H24 alla risoluzione dei problemi».

Intanto, però, nei prossimi giorni è stato annunciato un altro party all’interno di Mezzocannone Occupato: il festeggiato ha mandato l’invito attraverso facebook (foto qui sotto) ricevendo già il “like” dal consigliere comunale Pietro Rinaldi.

 

ERRATA CORRIGE

Nella precedente versione dell’articolo le dichiarazioni qui presenti di Maria Muscarà, consigliere regionale della Campania, erano state erroneamente attribuite alla consigliera comunale Francesca Menna. Ci scusiamo per l’errore.


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