Con l’inizio di maggio il problema delle vacanze estive comincia a porsi in maniera più diretta ed assillante. E le incertezze regnano sovrane. Albergatori, ristoratori, tutto il mondo che ruota intorno al turismo non solo è fermo, ma è drammaticamente bloccato perché allo stato non si riesce a capire se le vacanze ci saranno o meno. Tutto dipenderà, ovviamente, da questo maledetto Coronavirus.
Quel che appare certo sin da ora che il problema si porrà soprattutto per le vacanze al mare, dove persisterà il problema degli assembramenti. Meno preoccupante appare invece la situazione per le località di montagna, dove gli ampi spazi dovrebbero garantire la possibilità di ricezione di turisti e villeggianti.
Ma visto che intanto è stato confermato il divieto di passare da una Regione all’altra, la condizione indispensabile perché una stagione estiva possa veramente prendere l’avvio è che questa restrizione cada. Come si sta attrezzando il governo?
Secondo il Corriere della Sera, sarà fondamentale l’indice di contagio R0 che dovrà essere pari a 0,2.
“È questa la soglia che scienziati e governo ritengono indispensabile per ipotizzare di concedere ai cittadini di spostarsi da una regione all’altra” si legge sul portale. In parole povere vuol dire che il numero dei nuovi malati da Coronavirus deve essere praticamente inesistente.
Insomma tempi duri e soprattutto grande incertezza, che impedisce qualsiasi tipo di programmazione e soprattutto contribuisce a mettere ancora di più in ginocchio quanti lavorano nel settore del turismo.