Avrebbero dovuto semplicemente chiedere scusa al professor Ascierto, a Napoli e a tutti gli italiani per il servizio di cattivo gusto dell’altro giorno nel quale hanno denigrato pubblicamente l’immagine del direttore della struttura complessa Melanoma e terapie innovative dell’Istituto dei tumori Pascale di Napoli, primo in Italia ad avere avuto l’intuizione di trattare i pazienti affetti da Covid-19 con il Tocilizumab, supportando e amplificado le ingiustificate accuse rivoltegli dal professor Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, nell’ultima puntata di Carta Bianca, che tacciava Ascierto di provincialismo nell’attribuirsi meriti non suoi nella sperimentazione del farmaco.
E invece dopo la polemica che si è scatenata ieri in rete da parte di tutti coloro che hanno risposto al vergognoso attacco mediatico della trasmissione in difesa del professore napoletano, della sua integrità, inviando mail alla redazione, manifestando supporto sui social, rinunciando a vedere la trasmissione per protesta, arriva la replica di Striscia la notizia che è se possibile peggio del servizio…
“In merito al servizio di ieri sera sul confronto tra il Dott. Paolo Ascierto e il Prof. Massimo Galli, noi di Striscia la notizia ci teniamo a precisare ulteriormente, come del resto ci sembrava già palesemente chiaro, che non era nostra intenzione entrare nel merito del curriculum e della storia professionale dei due esperti – si legge nella risposta – Né, a maggior ragione, valutare i protocolli sanitari in atto per attribuire il primato della scoperta a uno o all’altro o a nessuno dei due. Il nostro servizio – continua – si è semplicemente limitato a riproporre il confronto televisivo tra i due medici, andato in onda nel programma di Bianca Berlinguer, durante il quale il dottor Ascierto non è stato in grado di controbattere in modo efficace alle affermazioni del professor Galli. La missione di Striscia la notizia è da sempre quella di fare satira televisiva ed è quello che continuerà a fare nonostante le minacce di morte, che oggi ci sono arrivate da simpatici gruppi di ultrà. Purtroppo anche per la stupidità non esiste vaccino. Cogliamo l’occasione – conclude – per ringraziare medici, infermieri, operatori sanitari e tutte le figure coinvolte per il lavoro che stanno svolgendo per aiutarci tutti”.
“Non era intenzione entrare nel merito del curriculum dei due esperti”? Forse sarebbe stato opportuno farlo per conoscere i tanti primati e il grande lavoro svolto nel tempo e su numerosi fronti dal dottor Ascierto e la grande umiltà di un uomo che ha sempre lavorato a servizio dei pazienti, prima di attaccarlo pubblicamente in questo modo. Forse indagare nei curricula professionali dei due e non solo quelli delle ospitate televisive tanto care a Galli, e soprattutto approfondire i fatti, sarebbe stato necessario…
“Ascierto incapace di controbattere”? Il professore ha pubblicamente risposto all’Accusa di Galli ribadendo l’unica verità che conta: “Il protocollo che ora c’è è stato stilato dall’Istituto tumori di Napoli”. Ascierto non ha mai nascosto il confronto con la Cina che su pochissimi casi aveva testato il farmaco, né i diversi confronti e le sinergie con medici e specialisti che hanno portato al risultato ottenuto. Ma di fatto, se oggi esiste un protocollo, approvato dall’Aifa, che ha dato il via alla sperimentazione del farmaco su 330 pazienti in tutta Italia per la lotta al Covid-19, se oggi esiste una speranza contro il Coronavirus, dopo gli incoraggianti risultati di efficacia del farmaco sui malati, il merito è del Pascale di Napoli.
“Il protocollo era già applicato da tempo in almeno 12 unità operative” afferma Galli. E, data per buona l’affermazione, come mai non ci si è preoccupati di rendere la scoperta nota a livello nazionale nell’interesse della salute di tutti? “
“Sapere che altrove lo stavano facendo ci avrebbe peraltro aiutato” scriveva Ascierto sui social di risposta a questo “ In questa fase – aggiungeva – non è importante il primato. Quello che abbiamo fatto è comunicarlo a tutti affinché tutti fossero in grado di poterlo utilizzare, in un momento di grande difficoltà. La salute dei pazienti – concludeva è la cosa che ci sta più a cuore”, dimostrando ancora una volta il suo valore umano e professionale.
“È solo satira”? Di cattivo gusto per la natura delicata dell’argomento oggetto di quella satira, per le pesanti e inopportune parole utilizzate (“Che figura di m****” concludeva il servizio).
La “figura di m****” non è certamente quella di Ascierto e ammetterlo e scusarsi per aver erroneamente denigrato invece di supportare il lavoro dell’équipe di Napoli e di tutti coloro che hanno contribuito e stanno contribuendo a questo importante risultato avrebbe dovuto essere l’unica scelta possibile di una trasmissione che spesso pur nella satira millanta la ricerca della verità, ma che forse è semplicemente varietà.