La Polizia Municipale di Napoli ha individuato e fermato un truffatore che stava utilizzando un volantino con il logo del Comune di Napoli per accreditarsi allo scopo di effettuare le attività di disinfezione stabilite dall’Ordinanza sindacale n. 107 del 27 febbraio 2020 emessa per il contenimento del rischio contagio da Covid-19 nella città di Napoli.
Gli uomini della Polizia Investigativa Centrale del Corpo della Polizia Locale coordinati dal capitano Giuseppe De Martino hanno contattato il numero riportato sul volantino fingendo di avere necessità di sanificare la propria azienda. All’appuntamento si è presentato il presunto titolare della ditta che sarebbe stata incaricata dal Comune, un 52enne napoletano con residenza fittizia nel Comune di San Marco Evangelista, che è stato fermato e deferito all’autorità Giudiziaria per il reato previsto e punito dall’articolo 471 del Codice penale, l’uso del logo del Comune di Napoli, per il reato di truffa previsto e punito dall’articolo 640 del Codice penale, e i reati finanziari connessi allo svolgimento dell’attività economica con una ditta che risultava cessata. Gli assessori comunali Rosaria Galiero e Alessandra Clemente, delegate alle Attività Produttive e Polizia Municipale, esprimono grande soddisfazione per l’attività della Polizia Locale di Napoli che grazie ad una tempestiva attività investigativa che si è conclusa stamane positivamente, hanno fermato l’attività di soggetti che sfruttando la preoccupazione di questi giorni, dei nostri concittadini di stava traendo illegittimamente benefici attraverso pratiche illegali. L’operazione arriva pochi giorni dopo il maxi-sequestro di diecimila mascherine false effettuate dalla Guardia di Finanza. Non sono mancati, nei giorni scorsi, numerosi altri tentativi di truffa sfruttando l’emergenza del Coronavirus. In tempo di Coronavirus anche sciacalli e truffatori si sono già attrezzati. E nelle regioni interessate dall’emergenza da Covid-19 sono comparsi i primi finti addetti dell’Ats. Truffatori con tanto di tesserino di riconoscimento dell’Azienda territoriale sanitaria che fingono di essere stati mandati per prestare assistenza sanitaria a domicilio e per effettuare il tampone necessario per scoprire l’eventuale contagio.
Anche i tamponi, come i tesserini sono fasulli: uno strumento per entrare in casa di cittadini spaventati e rubare contanti, gioielli e oggetti di valore. Sono stato i carabinieri a darne notizia, e in diversi paesi l’amministrazione comunale si è attrezzata per mettere in guardia i cittadini.In Campania per il momento si sono registrate solo poche segnalazioni di questo tipo di tentativi di truffa. In particolare a Napoli sono arrivate ai carabinieri alcune segnalazioni d parte di anziani. C’è stato poi l’allarme lanciato dal sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto che ha invitato i cittadini e in particolare le persone anziane a non aprire la porta di casa a quanti intendano consegnare materiale per fronteggiare il Coronavirus. In un post pubblicato su Facebook ha scritto: “L’ufficio di Protezione Civile di Ercolano ha ricevuto segnalazioni di persone che riferiscono di essere state contattate telefonicamente per la consegna di mascherine, tamponi, etc. Non è vero. Non aprite a nessuno, non è prevista alcuna consegna di materiale da parte di personale autorizzato. Non so se sono buontemponi o sciacalli a fare queste cose, ma sicuramente sono dei grandi schifosi”. Anche la Croce Rossa Italiana, dopo numerose segnalazioni, ha dovuto precissare che “non è stata emanata alcuna attività porta-a-porta per effettuare test con tampone orale per la rilevazione di contagio di Coronavirus Covid-19”.