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No alla Ztl per la “movida”, i residenti di via Aniello Falcone in allerta

Intensi lavori in corso in via Aniello Falcone per riparare il vialetto-ponte da cui si accede al parco del civico 403  che il 7 febbraio fu teatro della tragica fine del diciannovenne Guglielmo Celestino, il cui corpo fu ritrovato in un giardino privato sottostante, appunto, il vialetto. Il ragazzo, un ragazzo perbene, tranquillo, aveva partecipato ad una festa nella discoteca  di fronte, precipitando poi  verso l’una e mezza di notte dalla bassa e precaria ringhiera del vialetto. I risultati delle indagini non sono stati ancora  resi noti ma da indiscrezioni che emersero sull’autopsia parrebbe che il ragazzo fosse caduto di spalle,  il che avvalorava la pista di un incidente,  probabilmente  causato da un malore.

 Via ai lavori dunque per rendere più sicuro quel ponticello di accesso al parco proprio mentre si riaccende la polemica su  una delle strade più gettonate della “movida” napoletana.  Sul Mattino del 25 aprile scorso infatti è stata riportata  l’ipotesi di trasformare in Ztl, zona a traffico limitato, il percorso che va da largo Maria Teresa di Calcutta (bivio con via Tasso) a salire per tutto il tratto dei baretti,  e ciò per dare maggiore spazio ai tavolini  allo scopo di favorire il distanziamento in vista della riapertura dei locali… Ma il governatore De Luca ha chiarito che dal 4 maggio non riprenderà la “movida”.  Il Comune ha smentito di  avere allo studio la pedonalizzazione di via Aniello Falcone. I titolari dei locali (almeno una decina)  pensano anche alla possibilità di parcheggiare su entrambi i lati della strada a partire delle ore 22 dopo l’ultima corsa dell’unico bus che collega questo versante del Vomero alla zona Chiaia…  Si sta parlando di uno dei due unici assi viari primari di collegamento tra la popolosa collina del Vomero e il centro (uno è appunto via Aniello Falcone e l’altro passa per via Salvator Rosa, la vecchia “Infrascata”). I residenti sono in allerta.

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