Home Cronaca di Napoli e provincia Napoli, nessun nuovo paziente: chiude il reparto Covid dell’Azienda dei Colli

Napoli, nessun nuovo paziente: chiude il reparto Covid dell’Azienda dei Colli

Il trend positivo del calo di contagi in Campania, grazie al rispetto delle norme anti contagio da parte dei napoletani e alle misure efficaci messe in campo da Governo e Regione Campania, sta portando alla chiusura dei vari reparti dedicati all’emergenza Covid-19 a Napoli. L’ultimo in ordine cronologico a chiudere è il reparto di rianimazione Covid-19 dell’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli. La notizia viene data sul suo profilo Facebook da uno dei tanti medici e infermieri del Monaldi, Antonio Sannino. “RIANIMAZIONE COVID-1 Azienda Ospedaliera dei Colli: CHIUSA! #Èandatotuttobene questo è il nostro hashtag di questa terribile ma allo stesso tempo unica esperienza della nostra vita. Ovviamente tutto bene non è andato…”: scrive il dottor Sannino.
“Abbiamo visto – prosegue il post di Antonio Sannino – cose che non dimenticheremo facilmente. Abbiamo lasciato famiglie per la loro sicurezza. Abbiamo condiviso paure e preoccupazioni ma nonostante tutto ABBIAMO VINTO. Abbiamo vinto ogni qual volta un paziente usciva da quella sala senza ventilatore. Abbiamo vinto perché nessuno di noi è risultato positivo al tampone. Abbiamo vinto perché abbiamo dimostrato che la nostra professione è indispensabile per sanità campana. Abbiamo vinto per aver dimostrato con il nostro gesto volontario di trasferimento che la categoria infermieristica ha voglia e pretende di crescere e di essere affermata”.

E ancora il dottor Sannino scrive: “Abbiamo vinto perché abbiamo dimostrato che la collaborazione medico-infermiere è l’unica arma per combattere qualsiasi guerra, uno è parte integrante dell’altra. Nessuno dimenticherà la prima volta che siamo entrati in quella sala totalmente bardati senza vedere e sentire nulla. Nessuno di noi dimenticherà la prima svestizione. Nessuno di noi dimenticherà i segni degli occhiali e mascherine. Ognuno di noi ha dato il suo piccolo contributo professionale, psicologico e morale. È stata un esperienza che difficilmente dimenticheremo, un esperienza che rimarrà indelebile nella nostra mente. Speriamo solo che domani mattina quando tutti ritorneremo alla nostra vita normale, nessuno dimenticherà tutto ciò”.

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