Doveva riaprire ieri mattina l’intera tratta Piscinola – Garibaldi della metropolitana di Napoli con orario ordinario e prima partenza del mattino da Piscinola alle ore 6.00 e da Garibaldi alle ore 6.20. Addirittura l’Anm, l’azienda napoletana di mobilità, aveva creato una grafica apposta per annunciare l’evento della riapertura del tragitto tra la stazione Colli Aminei e Piscinola, rimasto chiuso per diverse settimane in seguito all’incidente che ha visto coinvolti tre treni della Linea 1. Ed invece, ieri mattina, l’ennesima beffa è stata servita agli utenti, dal momento che l’annunciato ripristinto dell’intera tratta Piscinola-Garibaldi è slittato ancora e i treni della metropolitana provenienti da Piscinola hanno limitato le loro corse alla stazione Dante comportando la chiusura delle altre stazioni del centro cittadino che vanno da quella di via Toledo fino a quella di piazza Garibaldi. E, cosa ancora più grave, era facilmente prevedibile che sarebbe andata così. Anzi, lo sapevano già quelli dell’Anm. Solo che non si sono presi la briga di avvisare i cittadini. A chiarire quanto accaduto ci ha pensato il vicesindaco Enrico Panini che ha espresso tutta la sua indignazione per la brutta figura rimediata dal Comune e dall’Anm in un comunicato dai toni accesi e netti. “Quanto accaduto questa mattina (ieri, ndr) con la limitazione della tratta della metropolitana da Piscinola a piazza Dante è inaccettabile – ha dichiarato il vicesindaco Panini -. È inaccettabile che solo questa mattina (ieri, ndr) l’Amministrazione venga a sapere, contrariamente a quanto comunicato fino a poche ore prima, che una unità di trazione non ha ancora la certificazione Ustif e, pertanto, non può circolare. Inaccettabile che, nonostante le richieste fatte, il call center, la pagina Facebook ed il sito internet di Anm non siano presidiati il sabato e la domenica lasciando migliaia di cittadini privi delle più elementari informazioni, come si è verificato questa mattina (ieri, ndr). Questa, per quanto ci riguarda – ha concluso il vicesindaco di Napoli con delega ai trasporti Enrico Panini – è l’ultima volta che la città viene trattata in questo modo”. Insomma, dal vicesindaco un “basta”forte e deciso ai continui disservizi provocati da Anm ai cittadini che almeno sarebbero potuti esseri avvisati e che invece ancora una volta hanno trovato i cancelli delle stazioni della metropolitana chiusi.

Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it