La sorpresa è stata grande: il popolo più refrattario alle regole del mondo all’improvviso si mette in riga e rispetta alla lettera le norme ferree sulla quarantena. Strade deserte, nessun assembramento, file ordinate davanti alle farmacie e ai supermarket, ognuno a distanza di un metro, ma anche oltre. Applausi dai balconi ai carabinieri che girano per i vicoli a controllare che tutti stiano nelle loro case.
Una città diventata più matura di fronte alla sventura. La prima settimana, insomma, i napoletani, ma anche tutti i campani, tranne qualche sciagurato in Irpinia, hanno retto bene. Ma in queste ultime ore si è avuta la percezione che qualcosa stia cambiando. È già passata la paura? Non esistono consuntivi sui verbali delle forze dell’ordine, ma ieri mattina, ad esempio la città in più zone è apparsa come più viva. Si avvertiva, insomma maggior movimento. Una sensazione avvalorata dalle file sempre più lunghe (non si capisce il perché) che si sono formate davanti ai supermercati.
Questa percezione è stata tradotta in un velenoso messaggio pubblicato su Instagram da Marta Ponsati Romero, moglie di José Callejon. La consorte dell’attaccante del Napoli, ha raccontato sul suo account una storia con la quale si scagliava contro l’atteggiamento irresponsabile di alcuni cittadini napoletani, rei di non seguire le regole imposte dai decreti emanati da Governo e Regione Campania per far fronte all’emergenza.
La signora Callejon ha attaccato principalmente il comportamento di alcuni anziani: “Trovo scandaloso che la mia famiglia sia in casa da una settimana, le mie figlie non vedono l’ora di poter prendere il sole e correre al parco. Io esco di casa mezz’ora solo per fare la spesa, ma vedo un sacco di persone anziane che vanno in giro come se niente fosse. Noi lo facciamo per voi e non vi frega un ca…?”.
Ma non è solo lei a lamentare trasgressioni. “Ancora pericolosi assembramenti sui bus dell’Anm”. A denunciarlo è Adolfo Vallini, conducente di bus e componente del coordinamento del sindacato Usb. “Senza il necessario controllo e le opportune misure di prevenzione circa la disinfezione dei mezzi dopo ogni corsa, – sottolinea Vallini – il trasporto pubblico rischia di diventare potenziale veicolo di contagio per la salute pubblica e gli operatori del settore che, sebbene gli annunci, sono ancora sprovvisti di idonei DPI e di opportuna valutazione dei rischi”. Per Vallini, “bisognerebbe limitare il numero di presenze a bordo attraverso il potenziamento delle linee, in netta controtendenza rispetto ai provvedimenti adottati, con particolare attenzione agli orari di punta”.
Ma la vicenda più grave, come è noto, giunge da Varcaturo. I Carabinieri della locale stazione e quelli della sezione Radiomobile di Giugliano hanno denunciato 12 persone che, nonostante le norme governative anti-contagio, avevano organizzato un pic-nic all’aperto in un parco di Via Madonna del Pantano. Attrezzati con sedie, tavolini e alimenti vari, le 12 persone si sono giustificate dicendo che, dopo 5 giorni rinchiusi in casa, avevano bisogno di prendere un po’ d’aria. Tutti risponderanno tutti di inosservanza dei provvedimenti disposti dall’autorità.