La devastazione materiale e morale che il Coronavirus ha inflitto e continua ad infliggere al nostro Paese è sotto gli occhi di tutti ed è inutile soffermarci più di tanto in questa sede. Ci preme invece di sottolineare quello che paradossalmente potrebbe risultare l’unico aspetto positivo di questa drammatica vicenda.
Quando sarà finita. Fino a tutto gennaio eravamo un popolo diviso su tutto, con liti quotidiane, rancori diffusi, violente contrapposizioni tra sovranisti, giustizialisti, europeisti e non, propugnatori del vaffa come odio sociale, presunti fascisti, pro e contro Karola Rakete e gli immigrati. Dilaniati da un grumo di livore.
Tant’è che Mattarella nel discorso di fine anno lo aveva sottolineato, incitandoci al recupero della concordia. Questa tremenda esperienza che stiamo attraversando si lascerà dietro tutto ciò, ci ritroveremo un popolo nuovamente unito, cementato dalla paura e dai lutti, che avrà recuperato valori smarriti.
Benediremo i flash mob e i canti dai balconi di queste ore e insieme potremo affrontare la prossima sventura che già si appalesa: riprenderci uniti dalle conseguenze economiche di questo ciclone terrificante che ci sta distruggendo.