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Coronavirus: a Napoli ora si rispettano le distanze. E i baretti di Chiaia chiudono

La paura del contagio da Coronavirus sta dando i suoi primi frutti. Finalmente anche a Napoli ci si è resi conto dell’importanza di evitare assembramenti di persone e di evitare di uscire di casa se non necessario. File fuori ai negozi e ai bar, dove si entra uno alla volta e si rispetta la distanza di un metro l’uno dall’altro e niente tavolini vicini nei locali dove si consumano bevande o cibi. I napoletani hanno compreso che si applicando queste misure per un periodo che si spera non superi i 30 giorni si riuscirà a rallentare la diffusione del virus e magari a debellarla, almeno qui da noi dove, a differenza di quanto accade al Nord, il Coronavirus è ancora poco diffuso.
E finalmente, a causa dell’emergenza dovuta al rischio di contagio da Covid-19, molti baretti di Chiaia e di via Aniello Falcone hanno deciso di chiudere per tutelare la salute della clientela e dei lavoratori. “A seguito di un’attenta riflessione – spiegano i titolari dei locali dei baretti – nonostante l’ordinanza della Regione Campania non abbia imposto in modo chiaro la chiusura dei bar, i gestori hanno preferito fermare temporaneamente le attività. Una scelta coscienziosa presa soprattutto per far fronte a un disordine di disposizioni vaghe e contraddittorie. Così – concludono – i baretti in un clima di emergenza hanno preferito chiudere per salvaguardare la salute dei propri clienti e dei dipendenti ed evitare così situazioni di pericolo ed eventuali contagi”.

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