Napoli, com’è noto, è una delle città più antiche d’Europa. La sua fondazione risale a quasi 3000 anni fa. È naturale quindi che ci s’imbatta nella, girando per le strade di Partenope, in chiese, palazzi, strade, porti di ogni epoca e cultura.
Capita poi, come è accaduto oggi, che la storia antica di Napoli voglia riemergere alla luce del sole. Enrico Stanco, funzionario della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti per il Comune di Napoli stamattina ha infatti comunicato il ritrovamento di un’anfora romana risalente addirittura al primo secolo dopo Cristo: «I carabinieri del Nucleo Subacqueo di Napoli, durante un’immersione di addestramento, hanno identificato un’anfora vinaria di epoca romana (risalente al I sec. d.C.) integra ed in perfetto stato di conservazione sul fondale del golfo di Napoli, al largo della riviera di Chiaia dove insistono anche diversi relitti già individuati. Insospettiti da indizi di movimento intorno all’area del reperto, i carabinieri hanno allertato il Soprintendente, l’architetto Luciano Garella che in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e il Nucleo Subacquei di Napoli hanno poi provveduto al recupero».
L’anfora del tipo Dressel 2/4 è nelle mani del reperto archeologico e sarà sottoposta a operazioni di desalinizzazione.