Home Cronaca di Napoli e provincia Boscoreale, il sindaco alza la voce. E arriva l’esito dei tamponi

Boscoreale, il sindaco alza la voce. E arriva l’esito dei tamponi

Nei giorni dell’emergenza da coronavirus, il caso più eclatante viene da Boscoreale, dove il sindaco Antonio Diplomatico è stato costretto a ribellarsi pubblicamente per ottenere l’esito dei tamponi orofaringei praticati ai suoi concittadini, dopo che c’era stato il primo decesso per Covid-19.

A Boscoreale la comunità era in allarme, erano stati praticati i tamponi per sapere se il morto avesse infettato altri tra coloro che aveva frequentato prima di ammalarsi. Il primo cittadino che da giorni, invano, invocava il rispetto del protocollo operativo sulla trasmissione dell’esito dei tamponi, sottoscritto tra il Presidente della Conferenza dei Sindaci e l’ASL Napoli 3 Sud, infastidito dalla mancanza di comunicazione tra le istituzioni, ha scritto al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro della Salute, al presidente della Giunta Regionale della Campania, al capo Dipartimento Protezione Civile Nazionale, al coordinatore dell’Unità di Crisi della Regione Campania e al direttore Generale dell’ASL NA3 sud, denunciando che “Da quando è entrato in vigore, il protocollo non è mai stato applicato in maniera efficace, con tutte le conseguenze che ne derivano per la salute dei cittadini”.

Sarà stato il clamore che la notizia ha suscitato anche tra i media nazionali, sarà stato che nell’apprendere la notizia il presidente De Luca si è imbufalito, fatto sta che immediatamente il flusso delle comunicazioni è stato attivato, tant’è che al sindaco di Boscoreale stanno pervenendo quotidianamente gli esiti dei tamponi.

Una battaglia vinta da Antonio Diplomatico, in trincea da oltre un mese con i suoi più stretti collaboratori per gestire l’emergenza in un vasto territorio abitato da circa trentamila persone.

“Sono stato costretto a fare questo gesto – spiega il sindaco Antonio Diplomatico – in quanto in quei giorni la mancanza di comunicazioni tempestive e ufficiali da parte dell’Asl non consentiva di adottare le necessarie misure di competenza del comune, atte a contrastare in maniera efficace il rischio di contagio. Avevamo avuto due casi emblematici, il primo contagiato e la prima vittima, senza che nessuno ci avesse comunicato nulla per le vie ufficiali. Sono intervenuto energicamente solo a difesa di miei concittadini”.  

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