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Serie A: la folle idea dei play off

È vero che il mondo del calcio non aveva mai attraversato una situazione del genere. Ma è vero anche che tutti si stanno affannando a prevedere ipotesi, continuando a perdere di vista la realtà. Play off, ripresa a maggio, date. Insomma un rincorrersi che non ha nessuna logica, perché allo stato, per chi non lo avesse capito, tutto potrà riprendere solo quando il coronavirus sarà definitivamente debellato. E pensare che il 3 aprile possa voler segnare questo limite è fuori dalla realtà.

Al cronista però spetta il compito di riassumere almeno quanto è in cantiere in termini di propositi.

Come è noto la Figc si è riunita, l’altro ieri, per decidere delle sorti del campionato italiano che sarà fermo almeno fino al 3 aprile. Ci sono quattro proposte da discutere con la Lega per trovare una soluzione che metta d’accordo tutti.

La prima, la preferita, è quella di concludere il campionato il 31 maggio, recuperando così a fine mese le giornate che mancano (ma è anche la più campata per aria perché è impensabile, come detto, che il 4 aprile si riprenda come se nulla fosse). La seconda porta alla non assegnazione dello scudetto, ipotesi remota che lo stesso Gravina ha definito “un atto di grande mortificazione per il valore della competizione sportiva”. La terza? Cristallizzazione della classifica attuale, dunque scudetto alla Juventus oggi prima in classifica. L’ultima, rivoluzionaria, è la scelta dei playoff e playout con le prime quattro classificate che si giocherebbero il tricolore. Appuntamento il 23 marzo per le proposte che ora la Figc aspetta dalle Leghe.

Intanto l’AIC e l’AFE, ovvero le associazioni dei calciatori di Italia e Spagna, hanno emesso un comunicato congiunto per fare il punto sulla situazione visto l’aumentare di casi di positività al Coronavirus non solo in Italia, ma in tutta Europa. Un comunicato in cui chiedono alla UEFA di rinviare le gare che vedono impegnate le squadre dei due paesi a quando la situazione sarà migliorata e vi saranno le condizioni di giocare in totale sicurezza. Di seguito il testo integrale del comunicato:

“La situazione italiana, spagnola ed europea riguardo la grave crisi sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid19 ci sta mettendo davanti a decisioni sofferte e purtroppo inevitabili. In questa settimana sono in programma tre partite tra squadre italiane e spagnole. Valencia – Atalanta si è giocata a porte chiuse ma nella giornata di oggi il governo spagnolo ha alzato il livello di emergenza vietando tutti i voli da e per l’Italia. In Italia il livello di emergenza nazionale aumenta di ora in ora. Giocare una partita a Milano nei prossimi giorni metterà a rischio della propria salute molte persone. I viaggi tra l’Italia e la Spagna nelle prossime settimane saranno sempre più complicati e pericolosi. Anche le partite di ritorno della prossima settimana sono fortemente a rischio di doversi svolgere in condizioni emergenziali per i due Paesi. AIC e AFE congiuntamente chiedono pertanto a UEFA che le partite che coinvolgono squadre italiane e spagnole siano sospese per poterle svolgere in condizioni di maggior sicurezza e con una minor emergenza nei due Paesi. Il Coronavirus sta diventando un tema europeo e non più solo italiano. Confidiamo che una profonda riflessione su tutta la calendarizzazione delle competizioni europee venga fatta anche alla luce delle notizie che peggiorano di ora in ora”.

Il presidente del Coni Malagò è nuovamente intervenuto parlando di questo periodo di emergenza: “Che succederà alla Serie A? Si deve procedere per gradi. In questo momento non si possono dare delle risposte, sicuri di quello che accadrà fra qualche settimana. Come si fa ad allenarsi rispettando un metro di distanza? Come faranno, per fare un esempio, rugbisti e judoka in questo periodo. Troveranno dei modi per allenarsi, dall’attività aerobica al lavoro tecnico, il tutto con la presenza quotidiana del medico sociale.

Rinviare gli Europei è tabù? Non intervengo certo nelle decisioni che spettano alle federazioni internazionali e tantomeno quelle di un singolo sport. Posso solo dire che credo si stia cercando di prendere del tempo. E anch’io faccio il tifo perché le cose possano cambiare in meglio”.

Se per il campionato ci sono quattro ipotesi in ballo, tutto è in divenire per le sorti della Coppa Italia. Per un motivo semplicissimo: non ci sono date disponibili per semifinali di ritorno e finali e dunque si fa sempre più strada l’idea di una final four stile basket da disputare in estate. Tutto, forse, sarebbe più semplice con lo slittamento dell’Europeo, per il quale c’è chiaramente bisogno di una rivisitazione dei calendari a livello internazionale.

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