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Rinvio delle partite, scoppia il caos

Spostate al 13 maggio e la finale di Coppa al 20, ma non si giocherà all’Olimpico. È polemica

Il Coronavirus, oltre che mettere a dura prova la salute degli italiani, sta mettendo in ginocchio anche il campionato di calcio e la sua regolarità. Con una lunga scia di polemiche creatasi dopo l’annuncio della presidente della Lega del rinvio di cinque partite di serie A, compresa Juventus-Inter. Le polemiche sono scaturite perché il rinvio al 13 maggio, cioè ad un’ultima giornata supplementare comporta a ripercussione tutta un’altra serie di conseguenze e soprattutto produce l’effetto di spostare una partita che oggi ha un suo valore ai fini della lotta per lo scudetto ad un’ultima giornata quando, per una delle due, i giochi potrebbero essere già fatti. La verità è che la Juve non aveva nessuna voglia di perdere i 5 milioni preventivati di incasso e quindi ha premuto per il rinvio, con grandi polemiche da parte degli interisti che ora, con un calendario già intasato si trovano a dover recuperare ben due partite. La soluzione porte chiuse, indubbiamente, avrebbe garantito maggiore regolarità. Ricordiamo che oltre Juve-Inter sono state rinviate Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Udinese-Fiorentina. Tutte queste gare sono state posticipate a mercoledì 13 maggio, quando era in programma la finale di Coppa Italia che è stata conseguentemente spostata a mercoledì 23 maggio.
Me con un ulteriore problema. La finale, infatti, si giocherà a Milano, perché il 23 maggio l’Olimpico non sarà disponibile perché già in possesso della Uefa in vista di Euro 2020. Il che potrebbe generare altre polemiche, visto che in semifinale corrono attualmente due squadre di Milano (anche se entrambe hanno poche chances di arrivare alla finalissima)
La scelta di rinviare al 13 maggio le 5 gare inizialmente previste a porte chiuse, a quanto pare per motivazioni legate più che altro all’immagine di mostrare il nostro calcio all’estero in un’atmosfera spettrale fa comunque discutere. La domanda ricorrente da parte dei tifosi è cosa accadrà nel prossimo turno, visto che la situazione del paese difficilmente rientrerà nel giro di appena una settimana. L’Inter con questo rinvio ha due gare da recuperare e, oltre alla lotta scudetto, rischia di essere condizionata anche la Coppa Italia con i nerazzurri che arriveranno al San Paolo con due partite in meno nelle gambe.
Come al solito in Italia si prendono alcune decisioni senza senso e senza logica, ci riporta alla luce il lato oscuro che calcio che abbiamo provato a ripulire.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’onorevole Ignazio La Russa, noto tifoso interista: “Una vergogna rinviare Juventus-Inter, non a caso l’ha chiesto solo una delle due squadre. Capisco che la Juve è in un momento difficile, non me la prendo con loro che fanno i loro interessi, ma con chi ha deciso. Voglio ricordare che quelli della Juve sono andati in Francia a vedersi il Lione, una stupidaggine infinita. La psicosi c’è, ognuno si tappi in casa, chiudiamoci come ai tempi della peste vietando qualsiasi contatto”.

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