Il danno che il Napoli subirà da questa annata storta può rivelarsi esiziale per il suo futuro prossimo. Considerata ormai irraggiungibile la quarta posizione il Napoli può solo sperare in un piazzamento Uefa che ridurrebbe il danno della mancata partecipazione alla Champions del prossimo anno.
Quanto potrà essere deleterio il mediocre piazzamento di quest’anno lo si evince dal ricavato entrato nella casse della società dalla partecipazione alla Champions di quest’anno. Una pioggia di milioni sul Napoli per il cammino in questa Champions League: i ricavi di questa edizione hanno portato nelle casse più di 60 milioni di euro compresi i 15,25 milioni della partecipazione alla fase a gironi. Si tratta di una stima approssimativa e arrotondata per difetto, in quanto andrebbe aggiunta l’ulteriore quota dei diritti tv (il market pool).
A questo punto non resta che sperare in un vero e proprio miracolo, cioè avere la meglio sul Barcellona al termine della due gare. Un’impresa che avrebbe un importante risvolto economico: In palio per il passaggio ai quarti di finale ci sono altri 10,5 milioni di euro.
E comunque nel bottino di quest’anno andranno computati anche i ricavi per il match di stasera. Si prevede un incasso da record assoluto per lo stadio, oltre 4 milioni e mezzo, dei quali, tolte tutte le percentuali tra tasse e squadra avversaria il grosso sarà computato nel bilancio del 2020.
Contro il Barcellona dovrebbe tornare la carica dei 50 mila al San Paolo. Sono previsti tanti spettatori, anche se ancora non è chiaro se si arriverà al sold-out.
Insomma un vero peccato, perché, bisogna dargliene atto, poi i ricavi vengono investiti da De Laurentiis nelle campagne di rafforzamento della squadra. E se il Napoli ha potuto raggiungere i livelli attuali lo deve, oltre che agli sponsor e ai diritti tv, appunto alla partecipazione alle manifestazioni europee.