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Il virus ha contagiato la Lega

I vertici del calcio, impreparati, stanno inanellando una serie di decisioni sbagliate. Ma Napoli-Inter si giocherà al S.Paolo

Il caos ha preso il sopravvento sui recuperi del campionato di Serie A a causa dell’emergenza Coronavirus, ma la Coppa Italia, almeno per quanto riguarda la partita del Napoli, è salva. Non ci dovrebbero essere più pericoli: domani al San Paolo si giocherà regolarmente, e a porte aperte.
Anzi, per la semifinale di ritorno contro l’Inter, a Fuorigrotta si registrerà un altro pienone, con quota 40mila spettatori che dovrebbe essere superata nettamente. E chissà, si potrebbe mettere in “pericolo” il secondo primato della stagione, vale a dire i 44mila e passa spettatori di Napoli-Barcellona: appena una settimana fa.
A differenza della semifinale di domani tra Juventus e Milan, non ci sono stati intoppi per Napoli-Inter di giovedì. Si era temuto per una decisione di giocare a porte chiuse, alla quale il club azzurro si era opposto, arrivando a chiedere il rinvio. Nulla di tutto ciò, il rischio è scongiurato. E il San Paolo sarà pieno nonostante la diretta in chiaro (su Rai 1) dopo che quella della partita contro il Barcellona aveva finito per frenare un po’ la corsa al biglietto. Ieri la giornata era cominciata con qualche incertezza, perché il “rischio” di recuperare domani Juventus-Inter di campionato poteva spostare la Coppa Italia. Così non è stato, e la competizione nazionale si giocherà regolarmente.


Ma indipendentemente da chi se la giocherà, dove si disputerà la finale di Coppa Italia?
La data è quella del 20 maggio. Ma lo stadio Olimpico, causa Europei, non sarebbe più disponibile. Si era ipotizzato di spostarla a Milano ma è emersa un’altra ipotesi: non è più scontata la sede di Milano, perché potrebbe partire una richiesta alla Uefa di rinviare di due giorni la consegna dell’Olimpico per giocare come da programma a Roma.
Dopo la scelta da parte della Lega di far slittare il calendario di una settimana, a porsi in maniera dura contro questa decisione ci ha pensato prima il presidente dell’Inter Zhang al quale sono seguite le dichiarazioni di Beppe Marotta, attraverso poche ed incisive dichiarazioni: “Noi contrari! È tutto come prima”.
A questo punto veramente non si capisce bene che cosa vogliano l’Inter e Marotta.
Sul tema dell’emergenza Coronavirus che ha travolto l’Italia e di conseguenza tutto il mondo del pallone è intervenuto il presidente del Brescia Cellino. Sulla querelle nata successivamente fra bianconeri e nerazzurri, poi, il numero uno delle Rondinelle spiega: “Si sta demonizzando la Juve, tutti le stanno dando addosso. Ma io ho parlato con Andrea Agnelli: la Juve avrebbe giocato a porte chiuse. Marotta difende gli interessi dell’Inter”. Sull’argomento è intervenuto anche Rafa Benitez che ha rilasciato un’intervista a Marca. Il tecnico spagnolo ha firmato un contratto per due anni e mezzo con il Dalian Yifang e ha parlato della questione Coronavirus: “Abbiamo il controllo quotidiano di tutto: febbre, lavarsi le mani. Ci alleniamo normalmente perché non abbiamo alcun giocatore malato. Si è creata la psicosi ed è la cosa più difficile da controllare”.
Intanto i dirigenti delle 20 squadre della Swiss Football League hanno deciso di continuare la pausa dei due campionati di Raiffeisen Super League e Brack.ch Challenge League. Il resto dipenderà dalla decisione del Consiglio federale.Venerdì scorso, il Consiglio federale ha deciso di vietare con effetto immediato tutte le manifestazioni che coinvolgono più di 1000 persone almeno fino al 15 marzo 2020. Per cui la Swiss Football League ha deciso di rimandare tutte le partite.

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