Sembra Toro o vitellino? Gli azzurri di Gattuso sabato affronteranno un avversario inopinatamente finito ai margini della zona retrocessione, il Toro di mister Moreno Longo, ancora a secco di punti dopo l’avvicendamento con Walter Mazzarri. L’emergenza da Coronavirus ha stoppato il Toro, a riposo da quindici giorni, dalla sconfitta di San Siro con il Milan, in cui i granata apparvero particolarmente abulici. I piemontesi stanno vivendo una stagione particolare. Dopo l’ottimo girone di ritorno dello scorso torneo in cui il Toro era divenuto una compagine molto solida e la conquista, grazie al Milan, dei preliminari europei, la torcida della Maratona auspicava un torneo stile Atalanta o con una qualificazione in Europa League, senza concessioni altrui. Già da giugno son cominciati i mugugni verso Cairo, bravo a blindare i big Sirigu, Nkoulou, Izzo e Belotti, ma reo di non aver rinforzato l’organico in vista dello spareggio con il Wolverhampton. Con gli inglesi è arrivata veloce l’eliminazione e l’ambiente è piombato nella depressione, e nulla ha cambiato l’acquisto in extremis di Simone Verdi. Il giocatore ex partenopeo ha scontato le aspettative legate al costo del cartellino, ben venticinque milioni, ed è parso se possibile ancor più abulico dei tempi di Napoli. Tra vittorie illusorie e delusioni cocenti, il team di Mazzarri è parso ben presto inadeguato rispetto alle ambizioni dei tifosi. La situazione è precipitata con le sconfitte rovinose con Sassuolo, Atalanta e Lecce, che oltre a denotare la solita allergia al goal del Toro, hanno evidenziato un’insospettabile fragilità difensiva. Mister Longo appare orientato a continuare con la difesa a tre. In porta Sirigu, ex obiettivo dei partenopei protetto da Izzo sul centrodestra, Nkoulou al centro e il brasiliano Lyanco in ballottaggio con Bremer e Djidji. Sulle fasce De Silvestri ed Ansaldi, con Ola Aina in ballottaggio per la fascia mancina. Al centro Lukic e Rincon favoriti su Baselli. Dovrebbe mancare Berenguer, sulla trequarti potrebbero agire l’ex Simone Verdi e il prodotto del vivaio Edera a supporto del sogno di Giuntoli, il Gallo Belotti. Un Torino tatticamente simile a quello visto con Walter Mazzarri, si spera anche nei problemi. Il Napoli dovrà comunque fare una prestazione di livello per sfatare un piccolo tabù, visti gli ultimi due pareggi interni con i torinesi. Due a due nel 2018, subito dopo la maledetta trasferta di Firenze, a sancire definitivamente la perdita dello scudetto e zero a zero nel torneo scorso.
Il Toro ferito proverà a rialzarsi
I granata di mister Longo vengono da un periodo negativo. Al San Paolo proveranno a strappare il pari