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Coppa Italia: Napoli–Cagliari 10-9 d.c.r. Azzurri ai quarti dopo una maratona di rigori infinita

Coppa Italia: Napoli–Cagliari 10-9 d.c.r. Azzurri ai quarti dopo una maratona di rigori infinita.

Coppa Italia: Napoli-Cagliari il match inizia con una sorpresa nelle scelte di formazione: Antonio Conte opta per un ampio turnover, concedendo respiro a gran parte dei titolari reduci da settimane intense tra campionato, Champions League e impegni con le Nazionali. L’unico a mantenere il posto è il portiere Milinkovic, mentre davanti a lui scendono in campo Beukema, Juan Jesus e Olivera a comporre la linea difensiva a tre. Sugli esterni agiscono Mazzocchi e Spinazzola, con Vergara ed Elmas al centro del campo. In avanti spazio alla fantasia di Politano e alla giovane coppia d’attacco Ambrosino–Lucca.

Primi 25 minuti a senso unico: Napoli padrone totale del gioco

Fin dal calcio d’inizio, il Napoli impone il proprio ritmo alla gara. La squadra di Conte gestisce il possesso con grande personalità e non concede al Cagliari alcuna occasione per affacciarsi dalle parti di Milinkovic. L’unico tentativo degli ospiti arriva su un cross da calcio di punizione, facilmente bloccato in uscita alta dal portiere azzurro.

Il Napoli muove palla con pazienza, schiacciando progressivamente i sardi nella loro metà campo. Tuttavia, nonostante il controllo quasi totale del match, agli azzurri manca il guizzo negli ultimi metri per creare vere palle gol. Questo equilibrio si spezza al minuto 28.

Minuto 28: l’asse Politano–Vergara illumina, Lucca firma l’1-0

Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Politano e Vergara dialogano nello stretto: il giovane centrocampista rientra sul sinistro e disegna un cross perfetto sul secondo palo. A meno di un metro dal montante, Lorenzo Lucca svetta più in alto di tutti e insacca di testa alle spalle di Caprile. È il gol che sblocca la partita e certifica la superiorità del Napoli.

Minuto 33: Vergara show e Lucca vicino alla doppietta, ma c’è offside

Galvanizzato dall’assist, Vergara si esibisce in un grande slalom: salta tre centrocampisti del Cagliari e serve Lucca sul lato sinistro dell’area. L’ex Udinese controlla e calcia di destro sfiorando il palo alla sinistra di Caprile. L’azione viene poi fermata dal guardalinee per posizione irregolare, ma resta la qualità della giocata.

Minuto 45: primo tiro del Cagliari con Adopo

Solo al 45’ il Cagliari riesce a rendersi pericoloso, costruendo una buona trama centrale conclusa da Adopo, che prova un esterno destro dalla trequarti. La conclusione però è imprecisa e termina ampiamente sul fondo, senza impensierire Milinkovic.

Fine primo tempo: Napoli avanti e in pieno controllo

La prima frazione si chiude con il Napoli in vantaggio 1-0 grazie alla rete di Lucca. Ottima prestazione per gli uomini di Conte, che concedono zero occasioni ai sardi di Pisacane e gestiscono il possesso con maturità. Da segnalare la crescita continua di Vergara, protagonista sia in fase di costruzione che negli ultimi trenta metri.

Secondo tempo: il Cagliari reagisce, il Napoli spreca e il match si decide ai rigori

La ripresa si apre seguendo lo stesso copione del primo tempo: il Napoli mantiene il controllo del gioco, mentre il Cagliari, sotto di una rete, è costretto a spingere con maggiore convinzione. Dopo appena 7 minuti, l’allenatore dei sardi Pisacane rivoluziona la squadra con un triplo cambio, e la mossa porta subito energia e pericolosità agli ospiti.

Prati e Esposito inaugurano la reazione rossoblù

Al 52’, dopo una buona azione manovrata del Cagliari, la palla arriva a Prati, che da fuori area prova la conclusione di potenza: il tiro viene deviato e si impenna sopra la traversa, regalando solo un brivido alla retroguardia napoletana.

Passa un minuto e tocca a Esposito, appena entrato, rendersi protagonista. L’attaccante riceve in area da posizione defilata e calcia di destro: la conclusione non viene deviata e si spegne sul fondo, ma è un chiaro segnale della crescente fiducia dei rossoblù.

Minuto 67: Esposito punisce un errore azzurro, 1-1

Il Napoli continua a gestire palla ma, al 67’, arriva il gol del pareggio del Cagliari su una vera azione beffa. Tutto nasce da una palla persa da Lucca in attacco, ennesima serata complicata per l’ex Udinese, al di là del gol iniziale. I sardi ripartono immediatamente e verticalizzano per Borrelli: Juan Jesus lo contiene bene, ma nel tentativo di intervenire McTominay rimpalla la palla, servendo involontariamente Esposito, che si inserisce alle spalle della difesa. Niente fuorigioco: a tu per tu con Milinkovic, l’attaccante non sbaglia e firma l’1-1.

Conte cambia tutto: dentro Hojlund, Buongiorno, Lang e Neres

La reazione della panchina azzurra è immediata. Conte richiama Lucca e Mazzocchi, inserendo Hojlund e Buongiorno tra i fischi del pubblico rivolti al numero 9. E la nuova energia si vede: al 72’ proprio Hojlund fa da sponda per McTominay, che dal limite prova il sinistro. Lo stoppaccio non è perfetto, la coordinazione sì, ma il tiro finisce a lato.

Il tecnico azzurro continua a ridisegnare la squadra: dentro anche Noa Lang e Neres al posto di Olivera e Vergara, rivoluzionando assetto e ritmo della manovra.

Minuto 87: Caprile salva il Cagliari su McTominay

Il Napoli cresce d’intensità e all’87’ va vicinissimo al nuovo vantaggio. L’azione è avvolgente: Politano crossa, McTominay controlla di petto in piena area e calcia al volo di sinistro. La conclusione è potente e precisa, ma Caprile compie un intervento strepitoso, negando agli azzurri il gol del 2-1.

Secondo minuto di recupero: Neres sfiora il gol decisivo

Nel recupero, il Napoli continua a premere. Al 92’, Hojlund trova il corridoio giusto per Lang, che serve al volo un cross rasoterra per Neres. Il brasiliano calcia in modo sporco, quanto basta per impensierire Caprile che, ancora una volta, salva in corner e tiene in vita i suoi.

Triplice fischio: 1-1 e tutto rimandato ai calci di rigore

Nonostante le occasioni create negli ultimi minuti, il Napoli non riesce a riportarsi in vantaggio. Il Cagliari, ordinato e concreto nella ripresa, difende il pareggio fino al 90’+4.

La gara si conclude 1-1 e sarà quindi la lotteria dei rigori a decidere chi passerà il turno.

Calci di rigore: Napoli glaciale, Cagliari cede al ventesimo tiro. Azzurri ai quarti di finale

La sfida dagli undici metri diventa una maratona psicologica da record. Dopo il pareggio nei 90 minuti, Napoli e Cagliari si affrontano in una serie infinita di rigori che tiene tutti col fiato sospeso fino al ventesimo tentativo.

Il Cagliari apre la serie con Obert, che è impeccabile: Milinkovic battuto, 0-1. Risponde Politano, altrettanto freddo nel mettere fuori causa Caprile (1-1). Il duello continua senza esitazioni: Borrelli spiazza Milinkovic (1-2) e McTominay replica con un’esecuzione perfetta (2-2).

Il quinto tiro vede Prati riportare avanti i sardi con un rigore potente e centrale, su cui Milinkovic resta immobile (2-3). Poi Noa Lang riporta la serie in equilibrio con un sinistro angolatissimo che Caprile intuisce ma non può fermare (3-3).

Il primo errore della serie arriva con Felici, che calcia sulla traversa e mantiene tutto in parità. Dal dischetto si presenta Hojlund, che con grande freddezza spiazza Caprile e porta avanti il Napoli per la prima volta (4-3).

Il Cagliari non molla: Esposito calcia un rigore magistrale sotto l’incrocio (4-4). Tocca poi a Neres, ma Caprile legge la traiettoria e para, riportando avanti i rossoblù. La gara si fa incandescente. Luperto riporta avanti il Cagliari (5-4), ma Elmas risponde con un’esecuzione splendida all’incrocio (5-5).

Si arriva così agli ad oltranza: Adopo segna (5-6), ma Milinkovic, chiamato a calciare, spara un bolide che sfonda idealmente la rete (6-6).
Idrissi mantiene il Cagliari in corsa (6-7), poi Spinazzola pareggia ancora spiazzando Caprile (7-7).
Di Pardo non trema (7-8) e Juan Jesus rimette tutto in equilibrio con un destro potente e centrale (8-8).

Il ventesimo rigore potrebbe essere decisivo: Luvumbo calcia, ma Milinkovic si supera e para, regalando al Napoli un nuovo match point. Dagli undici metri si presenta Buongiorno, che sceglie la potenza e batte Caprile nonostante l’intuizione del portiere. È il rigore che chiude la maratona (10-9).

Il Napoli vince dunque 10-9 ai rigori e stacca il pass per i quarti di finale della Coppa Italia, al termine di una gara dominata nel primo tempo, complicata nella ripresa e risolta solo con una freddezza da grande squadra dal dischetto.