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Conte: “Non parlo di singoli, serve squadra” – Juan Jesus: “Siamo 25 pronti a dare tutto”

Conte: “Non parlo di singoli, serve squadra” – Juan Jesus: “Siamo 25 pronti a dare tutto”. 

Il Napoli si prepara alla seconda sfida di Champions League, in un cammino europeo che si preannuncia tortuoso ma affascinante.
In conferenza stampa, il tecnico Antonio Conte e il difensore Juan Jesus hanno risposto alle domande dei giornalisti, restituendo l’immagine di una squadra compatta, consapevole delle difficoltà e pronta a trasformarle in opportunità.

Juan Jesus: «Siamo 25 ragazzi pronti a dare tutto»

È il difensore brasiliano ad aprire la conferenza:
“Ci alleniamo tutti insieme, il modo di giocare o il metodo con cui difendiamo non cambia, Il mister ci lascia tutti pronti: siamo 25 ragazzi pronti a entrare e fare meglio.
Gli errori fanno parte del calcio, io stesso ne ho commessi in 15 anni di carriera quindi non penso sia questo il punto: abbiamo cambiato tanti calciatori, ma stiamo bene”.

Sulle sconfitte che hanno accompagnato l’avvio di stagione, il centrale è chiaro:
“Non so cosa sia successo, ma la squadra è pronta a ripartire. È una partita importante, da sfruttare per fare i tre punti e mandare un segnale forte in Champions e in campionato”.

«Lo Sporting è tecnico, ma possiamo vincere»

Lo sguardo va subito agli avversari di giornata:
“Lo Sporting è una squadra molto tecnica e pericolosa, dovremo essere bravi a gestire la partita e a sfruttare gli spazi che ci lasceranno, le squadre portoghesi attaccano tanto e fanno più fatica a difendersi. Se interpretiamo la gara nel modo giusto, possiamo vincere e vincere bene”.

Juan Jesus ha parlato anche della nuova formula della Champions, che rende ogni partita decisiva:
“Più punti fai, più sei tranquillo, è matematica. Abbiamo già lasciato tre punti dietro, se facciamo i conti con 13 o 14 punti dovremmo andare avanti. L’importante è cominciare a macinare punti subito, per non arrivare all’ultima partita contro il Chelsea che sarà una gara molto difficile”.

Sul capitano azzurro Di Lorenzo, assente ma sempre presente nello spirito, ha aggiunto:
“Ci sarà ed anche se non potrà entrare nello spogliatoio, sarà un’immagine importante per noi e sentiremo la sua presenza”.

Conte: «Non parlo di singoli, serve equilibrio»

Poi è toccato ad Antonio Conte, che ha aperto con una riflessione sulla gestione delle energie in una stagione compressa:
“Se analizzi tutte le squadre che fanno le competizioni europee è inevitabile che, avendo più partite, aumentino le possibilità di infortuni anche perché gli allenamenti sono meno, il muscolo è sotto stress e a volte non puoi lavorare come vorresti”.

Sul caso De Bruyne, l’allenatore ha risposto:
“Non mi piace parlare del singolo, perchè noi vinciamo e perdiamo da squadra. Ci sono state due disattenzioni su cui dobbiamo lavorare, perché l’anno scorso eravamo la difesa meno battuta della Serie A. De Bruyne è un giocatore serio, va supportato. Io devo avere grandi equilibri: è il secondo anno, ci sono nove nuovi giocatori e dobbiamo coinvolgere tutti nel progetto”.

Difesa in emergenza: «Se avete idee, datemela prima…»

Il tema caldo resta l’emergenza difensiva:
“Spinazzola e Olivera hanno lavorato a parte, proveremo a recuperarli. Marianucci e Mazzocchi sono fuori lista, per fortuna abbiamo reintegrato Gutierrez.
Se avete qualche idea datemela prima e non dopo… Anche volendo cambiare sistema, i centrali rimasti sono sempre due. Se c’è da rischiare potremmo anche rischiare, una soluzione potrebbe essere Elmas terzino».

Sullo Sporting Lisbona: «Squadra di primo livello»

Conte conosce bene l’avversario:
“Lo Sporting è una squadra che insieme a Porto e Benfica si contende sistematicamente il campionato portoghese, e che ha esperienza internazionale. Sono rimasti tanti giocatori della squadra che ho affrontato con il Tottenham, è una squadra di primo livello ma anche noi lo siamo».

Lo Sporting ha avuto un giorno di riposo in più:
“Noi siamo rientrati tardi domenica sera e ieri chi ha giocato ha fatto solo recupero, non è la situazione ideale per preparare una gara così importante ma il calendario va accettato».

Critiche e approccio:

Infine, un’analisi sul recente rendimento:
“A Manchester non eravamo K.O. dopo 20 minuti, abbiamo retto fino alla magia di Foden. Con il Milan abbiamo preso gol dopo due minuti e mezzo: sono situazioni evitabili.
In 11 contro 11 avevamo fatto la partita e creato occasioni, è su questi dettagli che dobbiamo lavorare».

Il Napoli arriva alla sfida con lo Sporting Lisbona tra certezze e interrogativi: l’entusiasmo di Juan Jesus, l’equilibrio di Conte e la consapevolezza di dover crescere partita dopo partita. A Lisbona serviranno attenzione, compattezza e coraggio: ingredienti necessari per rimettersi subito in carreggiata e continuare a scrivere il cammino europeo.