Napoli–Qarabag 2-0, serata magica nel segno di Diego. Conte: “L’energia è tutto. I ragazzi sono eccezionali”.
Nel giorno del quinto anniversario della scomparsa di Diego Armando Maradona, il Napoli supera il Qarabag 2-0 e si prende una notte di calcio, emozioni e memoria. Una partita intensa, vissuta dal primo all’ultimo minuto con la sensazione chiara che al “Maradona” fosse tornata quella scossa che Antonio Conte invoca da settimane.
E lo stesso allenatore, al fischio finale, resta fermo al centro del campo ad aspettare la squadra: un’immagine simbolica, in un’atmosfera che riporta indietro il tempo.
Conte: “Era una serata speciale per Napoli e i napoletani”
Sui primi sentimenti dopo il successo, Conte ha spiegato:
“Era una serata speciale. Per Napoli, per il Napoli, per tutti i napoletani. Maradona ha rappresentato e rappresenta qualcosa che è difficile spiegare se non vivi qui o se non sei napoletano. Ci tenevamo a onorare questo giorno: è il quinto anniversario della sua scomparsa. Si respirava una buona energia e l’abbiamo fatta nostra, ma allo stesso tempo l’abbiamo anche restituita.”
Un’emozione collettiva trasformata in prestazione: intensità, spirito, applicazione.
“Il Napoli non era morto”
A chi gli chiede se, dopo la sfuriata di Bologna, si possa dire che il Napoli è più vivo che mai, Conte risponde netto:
“Guarda, il Napoli non era morto. Non è questione di essere vivi o non vivi. È questione di continuare a lavorare, di dare sempre tutto quello che abbiamo. Le partite si possono vincere o non vincere, però noi dobbiamo dare sempre tutto.”
Poi il tecnico apre il capitolo più delicato: quello dell’emergenza continua.
“È un momento di grandissima difficoltà a livello di disponibilità di giocatori. Oggi avevamo sette giocatori in panchina: due portieri e due ragazzi di grandi speranze come Ambrosino e Vergara. Stiamo affrontando un periodo molto difficile, ma dall’inizio dell’anno.”
Emergenze e risorse ridotte: “Sfruttiamo quasi sempre gli stessi, i rischi aumentano”
Conte entra nei dettagli:
“I calciatori vanno in campo e se ce l’hai è già tanto di guadagnato. Quando non hai tanti calciatori devi trovare soluzioni diverse, devi sfruttare quasi sempre gli stessi, e i rischi aumentano. Però è la nostra situazione: stiamo andando avanti.”
E sottolinea il valore dell’avversario battuto:
“Abbiamo fatto due ottime partite con Atalanta e Qarabag. Non dimentichiamo che il Qarabag aveva fatto 2-2 col Chelsea, aveva vinto 3-2 in casa del Benfica, 2-0 in casa col Copenaghen. In Champions non ci sono avversari facili. Oggi l’approccio era quello giusto, c’era energia. Ero convinto “l’ho detto anche all’intervallo” che mantenendo questi ritmi il gol sarebbe arrivato.”
L’energia come chiave: “Devo sprigionarla io per primo”
Sul tema più citato nelle ultime settimane, Conte torna con forza:
“L’energia è fondamentale. Devo averne tanta io per primo, perché sono io a doverla trasmettere alla squadra. A Bologna mi sono preso le responsabilità: probabilmente non stavo trasferendo quello che volevo, quindi la colpa era mia.”
E prosegue:
“I ragazzi devono sprigionare energia in ogni partita, essere squadra, aiutarsi, avere voglia di soffrire e di gioire tutti insieme. Questo l’abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo.”
Conte si sofferma poi sulla difficoltà di far percepire dall’esterno la portata delle emergenze:
“Si giudica in base ai risultati ma un’annata come questa, così difficile, noi da inizio anno stiamo rincorrendo, avendo tante indisponibilità. Ieri fai allenamento 15 minuti: poi un acquazzone allaga il campo, abbiamo dovuto smettere. In quei 15 minuti Gutiérrez prende una distorsione. In una situazione già di emergenza, un altro calciatore fuori, sono situazioni incontrollabili.”
E aggiunge:
“Proprio per questo i ragazzi sono eccezionali: percepiscono il pericolo, percepiscono la difficoltà e si è alzata in modo esponenziale la disponibilità da parte di tutti.”
Spinazzola in ripresa, Gutiérrez out:
Uno sguardo all’infermeria:
“Spinazzola: oggi è la prima volta che non avvertiva problematiche al pube. Speriamo di averlo giovedì perché aggiungeremmo un altro al posto di Gutiérrez.”
Verso la Roma: “Rimettiamoci l’elmetto”
Conte chiude con un avvertimento:
“Domani ce la godiamo un po’, poi sappiamo che dobbiamo rimetterci l’elmetto un’altra volta e prepararci, perché ci aspetta una partita, domenica, contro la Roma.”
Il Napoli esce dalla notte europea con tre certezze: la squadra sta dentro al progetto, l’energia è tornata a circolare e Conte ha ripreso il controllo del gruppo proprio nei giorni più duri. Nel segno di Diego, in una cornice che sembrava scritta dal destino, gli azzurri ritrovano vittoria, spinta e fiducia.
