Quarta vittoria e primato: Napoli-Pisa 3-2, Conte resta coi piedi per terra.
Il Napoli piega 3-2 il Pisa al “Maradona” al termine di una gara più insidiosa del previsto. Apre Gilmour per gli azzurri, ma il rigore di Nzola al 60’ riporta il match in equilibrio. I partenopei non si scompongono, alzano i giri del palleggio e tornano avanti con le firme di Spinazzola e Lucca, salvo concedere il 3-2 nel finale a Lorran, che mantiene viva la tensione fino all’ultimo.
Serata di entusiasmo liberatorio sugli spalti, ma a fine gara Antonio Conte abbassa i toni: il tecnico traccia un bilancio lucido, denso di avvertimenti e di richiami alla pazienza per una squadra ancora in pieno processo di crescita.
“Anno più complesso in assoluto”
«Eravamo in testa alla classifica e partire con quattro vittorie non è mai semplice per nessuno – ha esordito Conte – e averlo fatto ci dà soddisfazione. Ma noi abbiamo dovuto riempire una rosa che praticamente non esisteva. Che sia stato importante o meno questo è da valutare: abbiamo preso calciatori che vengono da altre realtà, hanno bisogno di tempo. Per noi sarà l’anno più complesso in assoluto. A differenza delle altre squadre, che hanno calciatori che hanno vissuto Champions ed Europa, i nostri hanno bisogno di esperienza. Non possiamo giocare sempre con lo stesso undici e dobbiamo avere pazienza per farli crescere».
Il tecnico azzurro smorza anche le voci sul “mercato di lusso”:
«Sento parlare di mercato importante, ma se inserisci nove giocatori vuol dire che hai messo mezza squadra. Quando compri nove giocatori e spendi 100-150 milioni, facendo la media sono 15-20 milioni a calciatore: i giocatori davvero “importanti” costano 50, 60, 70 milioni. Noi abbiamo investito su ragazzi da plasmare».
Lucca e Spinazzola, prove di carattere
La serata è stata anche quella dell’ottimo inserimento in gara di Lorenzo Lucca. Conte però invita a non farsi illusioni:
«Il discorso di Lucca vale per tutti quelli arrivati quest’anno. È un ragazzo serio che ha voglia di imparare ma come per gli altri ha bisogno di tempo per integrarsi ma di tempo non c’è e dobbiamo prenderci dei rischi, Lorenzo sta lavorando tanto e stessa cosa Højlund, che al Manchester non giocava».
Parole di stima anche per Leonardo Spinazzola:
«È un giocatore di grande esperienza. Ha avuto un problema al tendine nel suo momento migliore, quando abbiamo vinto l’Europeo. Ha personalità, qualità e fisicità: se resta concentrato per 90 minuti è un elemento fondamentale».
Rivali e obiettivi
Sul duello scudetto di inizio campionato Conte non si sbilancia:
«Sinceramente è presto, intanto abbiamo messo 12 punti in cascina ed è importante. Sappiamo che Milan e Juventus hanno rose strutturate, con esperienza europea. Noi dobbiamo solo lavorare a testa bassa, il nostro miglioramento passa dalla conferma dello zoccolo duro dell’anno scorso e dalla crescita dei ragazzi nuovi: lo scudetto sulla maglia pesa e crea aspettative. Bisogna avere calma e pazienza».
L’episodio curioso: “Io? Serve il defibrillatore!”
Chiusura con un sorriso, quando una giornalista chiede “Come sta Buongiorno?” riferendosi al difensore, ma Conte pensa a sé: «Io? Ah, noi dobbiamo portare il defibrillatore in panchina! Grazie che me l’hai chiesto, ahah». Poi il commento sul centrale: «Per Buongiorno faremo valutazioni, speriamo niente di serio, altrimenti deve andare a farsi benedire», ha scherzato il tecnico.
Il Napoli, dunque, vola in vetta a punteggio pieno ma con i piedi ben piantati a terra. Conte predica pazienza, consapevole che il percorso di crescita è appena cominciato.