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“Balconi e Architettura: Ferdinando Sanfelice tra storia e spettacolo”

“Balconi e Architettura: Ferdinando Sanfelice tra storia e spettacolo”

aspettando Balconica (4 e 5 ottobre)

sabato 27 settembre a Futani (SA)

una giornata fra laboratori, talk, performance teatrali, musica e enogastronomia locale

«Si apre la decima edizione di Balconica con una giornata che unisce storia, arte e comunità. Un invito a riflettere sull’architettura come spazio sociale, a partire dall’opera di Ferdinando Sanfelice, per scoprire il balcone come luogo di relazione, partecipazione e resistenza culturale»

 

Sabato 27 settembre, dalle ore 15:30 a Futani (SA), un evento parallelo e complementare al festival  Balconica: “Balconi e Architettura: Ferdinando Sanfelice tra storia e spettacolo”.

A una settimana dalla decima edizione di Balconica (sabato 4 e domenica 5 ottobre) una giornata fatta di laboratori, talk, performance teatrali, musica e enogastronomia locale.

L’INCONTRO/TALK

“Architetture Sociali: dal Barocco alla Resistenza Culturale”

In particolare, punto focale della giornata sarà l’incontro dal titolo “Architetture Sociali: dal Barocco alla Resistenza Culturale”, talk al quale prenderanno parte esponenti istituzionali, studiosi, rappresentanti del mondo accademico e del terzo settore fra cui Gian Giotto Borrelli (esperto di scenografia della Napoli del 700 e professore presso l’Università Suor Orsola Benincasa), Giancarlo Fatigati (restauratore e professore presso l’Università Suor Orsola Benincasa), Brunella Como (Soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Napoli. Funzionario architetto. Responsabile area Patrimonio demoetnoantropologico), don Gianni Citro (organizzatore e ideatore del Meeting del Mare e Fondazione C.R.E.A.), Pasquale Sorrentino (consigliere provincia di Salerno), Giusi del Giudice (architetto e direttrice del polo museale “Prof. Giuseppe Stifano” di Moio della Civitella), Anna Carla Broegg (attrice e responsabile Progetto Nichel), e tanti altri.

«L’incontro nasce con l’intento di promuovere una riflessione multidisciplinare  a più voci sull’architettura come spazio sociale. Partiremo dall’opera di Ferdinando Sanfelice — architetto della Napoli barocca — come esempio di architettura profondamente sociale, inclusiva e comunitaria con le sue scale, veri e propri teatri urbani, per esplorare il ruolo storico e simbolico del balcone come luogo di relazione e partecipazione comunitaria. Sarà inoltre un’occasione per discutere del valore dei festival culturali come presidi di resistenza civile e politica, soprattutto nel Sud Italia, e del percorso che in dieci anni Balconica ha costruito nel proprio territorio».

IL PROGRAMMA COMPLETO

Sabato 27 settembre 2025 ore 16:30

PIAZZA DI BETTA – FUTANI (SA)

I PARTE – Architettura come spazio sociale

Partiremo dall’opera di Ferdinando Sanfelice — architetto della Napoli barocca — come esempio di architettura profondamente sociale, inclusiva e comunitaria, con le sue scale, veri e propri teatri urbani, per esplorare il ruolo storico e simbolico del balcone come luogo di relazione e partecipazione comunitaria. L’incontro si svolgerà in concomitanza con le Giornate Europee del Patrimonio 2025, dedicate quest’anno al tema “Architetture: l’arte di costruire”. Un contesto ideale per avviare una riflessione condivisa sull’architettura intesa non solo come costruzione materiale, ma come spazio generativo di relazioni, identità e cultura.

Chairman

Prof. Giancarlo Fatigati – Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli

Relazioni

Prof. Gian Giotto Borrelli – Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli

Scenografia e architetture effimere nel Settecento.

Arch. Brunella Como – Soprintendenza ABAP per l’Area Metropolitana di Napoli

Il ruolo delle soprintendenze nella tutela dei centri storici.

Avv. Giuseppe Di Vietri – Esperto in reati contro il patrimonio culturale

Tutela giuridica e strumenti contro i reati al patrimonio culturale.

Arch. Giusi Del Giudice – Direttrice polo museale Prof. Giuseppe Stifano (Moio della Civitella)

Poli culturali del Cilento come avamposti per la resistenza nei piccoli centri.

II PARTE – Cultura e resistenza: il valore dei festival culturali

Un’occasione per riflettere sul ruolo dei festival culturali come presìdi di resistenza civile e politica, in particolare nel contesto del Sud Italia, e per raccontare il cammino che Balconica ha intrapreso in questi dieci anni, diventando un punto di riferimento per la comunità e il territorio.

Saluti istituzionali

Avv. Dario Trivelli – Sindaco di Futani

Dott. Pasquale Sorrentino – Consigliere Provincia Salerno delegato a Turismo.

Valorizzazione turistica dei centri storici del Cilento.

Avv. Corrado Matera – Consigliere Regione Campania

Prospettive e opportunità dei progetti di valorizzazione.

Interventi/Ospiti

Alessandro Calabrese – Cofondatore del progetto “Autoctono”

Don Gianni Citro – Presidente Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. (Cultura, Religioni e Arte)”

Toni Viterale – Presidente “Cilento Youth Union”

Simona Amorelli – Presidente Ass. “NATURE&SPORT APS”

Gerardo Luongo – Presidente Proloco “FUTOS APS”

Anna Carla Broegg – Presidente “ Progetto Nichel” APS

BALCONICA

UN FESTIVAL PER RILANCIARE IL TERRITORIO

Nato nel 2014, Balconica, rappresenta una risposta concreta e creativa alla marginalità sociale e culturale che per troppo tempo ha caratterizzato Futani.

Negli anni, il festival ha ospitato musicisti, attori, pittori e performer provenienti da diverse parti d’Italia e dell’Europa, creando un dialogo artistico che arricchisce sia gli artisti stessi che il pubblico. Questo scambio culturale è stato fondamentale per alimentare un clima di innovazione e sperimentazione, mantenendo il festival fresco e rilevante.

L’esperienza culturale che offre Balconica è profondamente immersiva. Il festival non si limita a proporre spettacoli, ma crea un vero e proprio viaggio multisensoriale che coinvolge la musica, il teatro, le arti visive e la gastronomia.

Ogni edizione di Balconica è pensata per essere unica e indimenticabile, offrendo ai partecipanti l’opportunità di vivere il paese di Futani in modo intenso e personale. Questo approccio ha contribuito a creare un evento che non è solo intrattenimento, ma anche un momento di riflessione e crescita culturale; il festival continua a evolversi, rimanendo fedele alla sua missione di promuovere il territorio, l’arte indipendente, la coesione sociale e la sostenibilità, offrendo al contempo un’esperienza culturale di alto livello.