Champions League, esordio amaro per gli azzurri: Conte in dieci dal 20’, resiste un tempo grazie anche al suo portiere, ma nella ripresa i Citizens dilagano.
Champions League, Manchester City – Napoli: primo tempo di sofferenza e parate miracolose di Milinković-Savić
All’Etihad Stadium va in scena una sfida dal sapore di alta tattica tra Manchester City e Napoli. Antonio Conte conferma in blocco l’undici visto a Firenze, con lo stesso modulo del City: 4-1-4-1, specchio contro specchio. La scelta del tecnico azzurro è chiara: equilibrio, attenzione e compattezza per provare a frenare la macchina di Guardiola.
I primi minuti scorrono tra trame studiate e tanto possesso palla dei Citizens, mentre il Napoli, più guardingo, chiude ogni varco con ordine e sacrificio. La prima vera occasione arriva al 9’: Reijnders prova la conclusione dal limite in posizione decentrata, un destro potente che costringe Milinković-Savić alla deviazione in angolo con un intervento plastico.
Gli azzurri non restano a guardare e al 12’ si fanno vedere in avanti. Spinazzola, lanciato magistralmente da un cambio di campo di De Bruyne lungo 40 metri, controlla in maniera impeccabile, si inserisce in area saltando il diretto marcatore e mette un cross insidioso. Sul lato opposto arriva Anguissa, bravo a colpire di testa e a rimettere in mezzo, ma la difesa del City libera in extremis.
Al 17’ è ancora la squadra di Guardiola a rendersi pericolosa: sugli sviluppi di un corner Beukema incorna da distanza ravvicinata, ma Donnarumma risponde con un riflesso straordinario che salva i suoi.
Il momento chiave arriva al 20’: Di Lorenzo sbaglia il tempo d’intervento, alle sue spalle spunta Haaland lanciato a rete. Il capitano azzurro, nel tentativo disperato di fermarlo, entra in scivolata ma prende solo l’uomo. L’arbitro lascia correre inizialmente, ma il VAR richiama il direttore di gara: dopo un rapido check arriva il cartellino rosso diretto. Napoli in dieci e partita che cambia volto.
La scelta di Conte non si fa attendere: dopo appena 25 minuti richiama in panchina Kevin De Bruyne – ex amatissimo dai suoi vecchi tifosi – per inserire Olivera e riequilibrare la squadra. L’uscita del belga è accolta da un lungo applauso dello stadio.
Con l’uomo in meno il Napoli abbassa il baricentro e difende con orgoglio. Bisogna attendere il 38’ per una nuova occasione da gol: Rodri calcia con precisione e potenza dal limite, mirando l’angolino basso alla destra del portiere, ma Milinković-Savić si allunga e respinge.
Il portierone serbo diventa assoluto protagonista al 40’: prima devia in angolo un colpo di testa di O’Reilly destinato a fil di palo, poi si supera sul successivo corner respingendo d’istinto un’incornata ravvicinata di Rúben Dias, con la palla che sembrava ormai destinata a varcare la linea.
Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con il Napoli in dieci uomini ma sorretto dalle parate di Milinković-Savić.
Il match ricomincia senza sorprese: il Manchester City continua con il suo solito monologo di possesso palla, mentre il Napoli prova solo timidamente ad affacciarsi in avanti, ma l’inferiorità numerica pesa come un macigno.
Dopo appena dieci minuti della ripresa, Antonio Conte decide di coprirsi ulteriormente: fuori Politano, dentro Juan Jesus per blindare la retroguardia. La pressione dei Citizens, però, è costante e al 56’ arriva il gol del vantaggio. Phil Foden illumina la scena con un lob morbido e preciso dal limite dell’area partenopea: Erling Haaland legge il tempo, stacca e di testa, con una parabola a cucchiaio, supera Milinković-Savić per l’1-0.
Il colpo piega ulteriormente gli azzurri, che al 66’ incassano anche il raddoppio. Doku riceve palla al limite, con una finta brucia Spinazzola e Beukema, si infila tra i due e si presenta davanti al portiere. Da posizione defilata sceglie il sinistro rasoterra, che passa sotto le gambe dell’estremo difensore: 2-0 e partita indirizzata.
Al 72’ Conte prova il tutto per tutto con tre cambi contemporanei: fuori Højlund, Anguissa e Lobotka, dentro Elmas, Gilmour e Neres. Forze fresche che, però, non bastano a colmare un divario già evidente in undici contro undici e diventato insormontabile con l’uomo in meno.
L’ultima parte del match è un interminabile possesso palla del City, che gestisce e addormenta la gara senza affondare più, mentre il Napoli riesce a contenere evitando ulteriori rischi. Dopo due minuti di recupero, il direttore di gara fischia la fine: all’Etihad termina 2-0.
Bilancio
Il Napoli esce sconfitto all’esordio in Champions League, ma con la consapevolezza di aver resistito con coraggio in dieci uomini per sessanta minuti e grazie alle parate decisive di Milinković-Savić. La strada verso la qualificazione è in salita, ma restano ancora sette partite per provare a invertire il cammino europeo.

Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.