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Champions League, vigilia di Manchester City–Napoli: Conte carica gli azzurri e ritrova l’Inghilterra

Champions League, vigilia di Manchester City–Napoli: Conte carica gli azzurri e ritrova l’Inghilterra. 

Antonio Conte torna in Inghilterra per la prima, affascinante notte europea del suo Napoli. Alla vigilia della sfida di Champions League contro il Manchester City, il tecnico azzurro ha parlato ai microfoni con l’orgoglio di chi conosce bene il calcio d’Oltremanica.

«Tornare in Inghilterra fa sempre piacere. Ho avuto l’opportunità di fare esperienze con due club top come il Chelsea e Tottenham, allenare qui è stato bellissimo. Tornare a Manchester è un motivo di orgoglio e soddisfazione, farlo con il Napoli dopo lo scudetto dell’anno scorso lo è ancora di più. Parliamo di un top club con un allenatore veramente top-top: arriviamo con grande umiltà e con lo scudetto sulla maglia, vogliamo confrontarci in Europa in maniera umile, considerarci alunni che vengono ad affrontare i maestri. Da parte nostra c’è la voglia di capire e misurarci con queste realtà forti, per capire come sta andando questo processo che abbiamo iniziato l’anno scorso».

L’approccio alla gara

Conte sa che la Champions non perdona e richiama tutti alla concentrazione:

«La Champions, prendiamo l’esempio dell’anno scorso, fa capire le difficoltà: City, Real e PSG hanno dovuto fare lo spareggio per andare avanti. Nessuno può sottovalutare nessuno. Noi ci arriviamo con gioia ed entusiasmo: è la competizione che tutti vogliono giocare, allenatori, calciatori, società e tifosi che vogliono ascoltare l’inno. Ho raggiunto i quarti di finale come massimo in Champions (come il Napoli) e una finale di Europa League: dobbiamo unire le forze e provare a fare qualcosa di bello, senza facili entusiasmi. Domani servirà tanto coraggio, e noi lo metteremo».

Mercato e nuovi innesti

Sul mercato, Conte sottolinea la filosofia del club:

«L’importante è che arrivino giocatori che possano dare una mano. Højlund non ha avuto un’esperienza fortunata allo United ma ha grandi potenzialità: devo aiutarlo. La crescita del Napoli passa da quella di ogni singolo calciatore».

Riguardo a Scott McTominay, pilastro del centrocampo:

«Mi chiedevo perché non dominasse in Inghilterra: ha un potenziale enorme. Quando c’è stata la possibilità di prenderlo non credevo fosse fattibile ma invece è successo. È un giocatore fantastico e un uomo vero: per lui, nato al Manchester United, era il momento giusto per un cambiamento».

Sul City e Guardiola

Conte non nasconde l’ammirazione per il collega catalano:

«Pep è qui da dieci anni: incredibile, vuol dire che c’è una grandissima sinergia con il club e giocatori. Per me è il miglior allenatore al mondo».

Su Højlund e De Bruyne

«Conoscevo Rasmus dai tempi dell’Atalanta, ha solo 22 anni e un grande futuro. Quando abbiamo parlato ho percepito la sua voglia di nuova esperienza: ora tocca a me aiutarlo a crescere e diventare un attaccante top».

E su Kevin De Bruyne, che ritrova la Premier da avversario:

«Ho parlato con Kevin, è stato anni in questo club e sa cosa vuol dire essere stato allenato da Guardiola. Sarà emozionato, ma dopo il fischio d’inizio mi aspetto che si cali nella realtà Napoli e ci dia il contributo che sta dando in queste partite».

Situazione portiere, le condizioni di Meret:

«Dopo il problema di Firenze c’era il rischio di forzare e creare un danno un po’ come successe a Neres. Meglio non rischiare di perderlo per un mese. Ora sta bene e si è allenato».

Analisi tattica

«Non dobbiamo stravolgerci o giocare solo di rimessa. Seguiremo la nostra strada, con pregi e difetti. La perfezione non esiste, ma dobbiamo affrontare questa avventura con entusiasmo».

Domani sera all’Etihad Stadium, davanti a un City guidato dal “maestro” Guardiola, il Napoli porterà il tricolore e l’ambizione di chi vuole crescere. Per Conte e i suoi uomini, più che una semplice partita, sarà un esame di maturità europea.