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Moda, la sfilata di Zimon: sette donne napoletane contro l’oppressione della società patriarcale

Roberta, ventiduenne che sogna di aprire un centro estetico; Dalila, appassionata di politica e ballerina di pole dance; Alessandra, che sta scrivendo una tesi di laurea raccontando gli effetti del capitalismo sulla crisi climatica; Marina, diciassettenne bagnolese che ha lasciato la scuola troppo presto e che ora studia al serale per prendere la licenza media; Annalaura, che lavora per diventare un’assistente sociale; Martina, ventitreenne affetta da sindrome di down che ama i cavalli e la cucina; e infine Polyana, ventiseienne brasiliana laureata in veterinaria.

Non sono le protagoniste di un nuovo reality show, ma le donne che la stilista napoletana Zimon ha riunito per presentare la sua collezione, il prossimo 14 novembre nel suo atelier del corso Vittorio Emanuele. “I miei sono capi un po’ provocatori e trasgressivi, ma l’idea è quella di metterli addosso a donne che abitano nella mia città, e che nel loro quotidiano vivono, sognano, lottano, autodeterminandosi, perché la vera trasgressione sta nell’inseguire i propri sogni e il proprio essere, libere dagli schemi che la società patriarcale ci impone”.

 

Zimon, al secolo Simona Esposito, è una giovane stilista napoletana che ha vissuto a lungo a Londra, dove si è formata alla scuola Central Saint Martins. È voluta rientrare nella sua città, per riassorbire le atmosfere che aveva lasciato a vent’anni e fonderle con la cultura “urban” con cui si era interfacciata in Inghilterra. Dalla sua casa ai Quartieri Spagnoli ha incominciato a riflettere sul modo per trovare un giusto equilibrio tra trasgressione e normalità: “Alla fine, il modo migliore, piuttosto che ricorrere a modelle professioniste, è stato quello di chiedere a donne normali di indossare i miei abiti. E a ognuna di loro, ciascuna con le proprie imperfezioni e la propria normalità, dare la possibilità di raccontare la propria storia. Storie di lenta e quotidiana emancipazione, storie lontane dai riflettori, che passano dalla libertà di inseguire i propri sogni a quella di indossare un capo trasgressivo”.

La presentazione dei capi della stilista avverrà nel giardino del suo atelier in corso Vittorio Emanuele 233, il 14 novembre a partire dalle 17. Ciascuna delle modelle poserà nel modo che riterrà più opportuno, e sarà pronta a raccontare a chi volesse chiacchierare, la propria storia e i propri sogni. “Al centro di questo evento ci sono le storie, ancora più dei capi d’abbigliamento, che diventano un pretesto per dare centralità a queste persone, le vere protagoniste della giornata”.

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