Che si trattasse di un campionato diverso e che la cavalcata magica della scorsa stagione fosse difficile se non impossibile ripeterla lo si sapeva, ma dopo 8 giornate di campionato il Santa Maria la Carità deve correre ai ripari e dare una spallata al suo cammino.
Il roster del navigato tecnico sammaritano Mario Di Nola nelle prime battute aveva dato l’illusione di poter dire la sua in un campionato mediocre e livellato verso il centro classifica, le due vittorie iniziali con il Faiano e il Salernum Baronissi avevano fatto perfino illudere la piazza sammaritana.
La terza giornata lontano dalle mura amiche in quel di Maiori con il Costa D’Amalfi (4-0) ha dato i primi segnali che qualcosa non andava ma la vittoria con la Scafatese al Comunale per 2-1 l’aveva fatta passare come un incidente di percorso.
Il punto di svolta in negativo nel percorso delle aquile paradossalmente è stata proprio la vittoria contro la regina del calcio campano, da quei 3 punti, si sono susseguiti quattro turni senza vittoria e con soli 2 punti conquistati.
Nonostante ciò, in linea con l’obiettivo societario dichiarato ad inizio stagione, la “salvezza tranquilla”, il dato che preoccupa aldilà dello 0,5 di media a partita in queste ultime 4 è la mancanza di personalità, il leit motiv è costante: il Santa Maria non riesce a reagire quando subisce gol o non riesce a preservare il vantaggio fino al triplice fischio.
La rosa allestita non è di primo ordine, composta da calciatori che nelle ultime stagioni non hanno fatto grandi cose e sono reduci da retrocessioni ma la società si aspettava qualcosa in più dagli uomini di esperienza e puntava nella voglia di riscatto dei primi.
Il malcontento della tifoseria dovuto alle prestazioni incolore del Santa Maria è scoppiato nell’ultima gara interna in cui il Castel San Giorgio è passato con troppa facilità imponendosi con un netto 0-3, al termine del match il tifo caldo sammaritano ha chiesto spiegazioni ai calciatori.
A calmierare gli animi è stato Daniele Farriciello, capitano e simbolo di questa squadra, che si è trattenuto per lungo tempo con il gruppo ultras.
Mister Mario Di Nola si è caricato tutto sulle sue spalle “Chiedo scusa ai tifosi e mi assumo le responsabilità di questo momento, sono io il primo responsabile, ho sempre messo la faccia e lo faccio anche in questo momento”.
La società dalle parole del Ds De Simone dà ancora piena fiducia al gruppo squadra “le società forti devono affrontare anche i momenti difficili, daremo fiducia ai ragazzi fino alla fine “ e in conferenza analizza il momento no della sua squadra “in questo ultimo periodo li vedo abbastanza spenti, c’è bisogno di una vittoria per risalire la china” e ne approfitta anche per dire la sua sul gioco monotematico di queste ultime giornate “facciamo questi lanci lunghi forse per mancanza di personalità di qualcuno ma è un dato di fatto che non riusciamo a fare il bel gioco e i risultati si vedono”.
Bisogna alzare la testa, il primo banco di prova è Mercoledì in quel di Solofra, l’imperativo è vincere per mettere da parte le paure e allontanarsi dalla zona calda che si fa sempre più vicina.