Il tecnico della Juve rifiuta il paragone con i due grandi allenatori Guardiola e Ancelotti. A fare la differenza le vittorie in Champions
Basso profilo e nessuna ostentazione e anzi grande cautela e attenzione nelle parole Massimiliano Allegri alla vigilia della trasferta contro l’Empoli.
Durante la conferenza stampa odierna parlando della competizione europea, con riferimento al suo accostamento a tecnici come Guardiola o Ancelotti da parte di Mourinho, ammette infatti: “In Champions League ci sono molti più spazi e rispetto al campionato riusciamo a far valere maggiormente la qualità tecnica. L’altra sera per me è stata una bella serata di calcio in uno stadio meraviglioso come quello di Manchester la squadra ha giocato bene. Stiamo crescendo anche sotto il piano del gioco. Quest’anno la società ha fatto ottimi acquisti, ha preso un campione come Ronaldo. Poi stiamo a due anni con gli stessi giocatori che più giocano insieme più si conoscono. Ed è cresciuta di più autostima e sicurezza e per me ieri è stata una bella serata come me ne hanno fatte passare altre i miei giocatori. Quando smetterò me la ricorderò con piacere. Guardiola ha vinto tanto e lo troveremo competitivo, Ancelotti ha vinto la Champions da giocatore e da allenatore, io non sono paragonabile a loro, purtroppo ho perso due finali. Speriamo sia l’anno buono questo”.
Sulla formazione per l’incontro con i toscani dichiara poi: “Cristiano a riposo? Facciamo un passo alla volta, non posso sapere cosa accadrà tra un mese. Abbiamo due partite di campionato e poi dobbiamo assicurarci il passaggio del turno contro lo United. Servirlo meglio? Dobbiamo essere più lucidi nell’ultimo passaggio. L’Empoli gioca bene e calcio è la quarta per possesso palla nella metà campo avversaria. Per quello che produce, la Juve dovrebbe segnare di più”.