L’Italia di Luciano Spalletti esce con le ossa rotte dal confronto diretto con l’Inghilterra di Gareth Southgate allo stadio Wembley di Londra. I Leoni di capitan Kane si impongono sugli azzurri con un secco 3 a 1 che mostra tutta la differenza tra il nostro calcio e quello albionico. Troppo forti gli inglesi per l’undici nostrano o se vogliamo ancora troppo debole il nostro calcio nei confronti di quello d’oltremanica. A fare la differenza sono quei giocatori di talento che purtroppo il calcio italiano oggi non riesce più ad esprimere.
Eppure le cose per l’undici di Lucio si erano messe tutt’altro che male grazie alla rete messa a segno da uno Scamacca ancora non al top della condizione fisica che ha illuso gli azzurri fino al pari siglato da capitan Kane dal dischetto per un penalty concesso dall’arbitro francese Turpin in seguito ad un fallo in area di rigore di Di Lorenzo nel disperato tentativo di fermare un imprendibile Bellingham lanciato a rete da una sfortunata serie di rimpalli sulla trequarti italiana. Implacabile il capitano dei leoni d’Inghilterra che ha spiazzato Donnarumma con un tiro sotto il sette. Ristabilita la parità dagli inglesi gli azzurri hanno continuato a mostrare apprezzabili trame di gioco con El Sharaawy, Berardi e Frattesi e meritando anche qualcosa in più del pari. Tutt’altra musica nella ripresa quando a salire in cattedra sono stati gli uomini di maggior talento della compagine di Southgate, ossia lo stesso Kane, Rashford ed uno scatenato Bellingham, vero e proprio incubo per la difesa azzurra. Calciatori che per esperienza, freschezza atletica e struttura fisica sono capaci di giocate in grado di cambiare le sorti di qualsiasi partita. In particolare Bellingham, già visto imperversare al Maradona con la maglia del Real Madrid nel match di Champions League disputato dal Napoli ha contribuito ad evidenziare la differenza di qualità messa in campo dalle due compagini.
Evidenti i limiti emersi nei difensori azzurri che peccando di inesperienza hanno consentito prima a Rashford di operare il sorpasso e poi allo stesso Kane di fissare il risultato definitivo sul 3 a 1. Scalvini, Di Lorenzo, Acerbi e Udogie, ossia la linea difensiva schierata da Spalletti con i subentrati Di Marco e Bastoni dovranno registrare meglio diversi automatismi in vista dei prossimi decisivi impegni contro Macedonia del Nord e Ucraina. Ucraina che sempre ieri sera ha superato Malta con lo stesso risultato di 3 a 1 e si è assestata in seconda posizione nel girone dietro gli inglesi. Per assicurarsi la qualificazione diretta alla fase finale degli europei quindi la nazionale azzurra dovrà assolutamente battere i macedoni a novembre a Roma e fare risultato contro gli ucraini nella gara che si disputerà in campo neutro in Germania.