Tra breve le partenze potrebbero essere più numerose degli arrivi
Il nuovo conducator è in Russia in veste di commentatore. Aurelio Primo è indaffarato, immaginiamo, nel suo studio romano. Verdi è azzurro da tempo. Fabiàn Ruiz da poco, e intanto s’è già goduto un pezzo di città. Dopo essere sbarcato con famiglia al seguito da una nave di crociera. Tutto molto soft. Qualche selfie sul molo davanti al Maschio Angioino, tanto per gradire. Il mondialone di Putin distrae un po’ tutti. Anche l’ultrà più sfegatato. Per il momento, non c’è da fare salti di gioia. Tra breve, le partenze potrebbero essere più numerose degli arrivi. Ora c’è anche Callejòn in lista d’attesa: aspetta una chiamata dal Milan dove s’è già accasato Reina. E Hysaj potrebbe raggiungere a Londra il maestro, sempreché Sarri chiuda col Chelsea. Non a caso Aurelio Primo ha bloccato da un po’ l’austriaco Leiner del Salisburgo che piace tanto (anche a me, in verità). Jorginho è praticamente da considerarsi “inglese”, sponda Manchester City ed Hamsik non ha certo rinunciato alle sirene cinesi. Si tratta di trovare un accordo con Pechino. Chiaro Aurelio Primo: pagare moneta, vedere cammello. Cioè lo slovacco, ex capitano dei record, che non è tra i preferiti di Carletto. Infine, il portiere che non c’è. Ancelotti vorrebbe Areola che ben conosce dai tempi parigini. Aurelio Primo preferirebbe Meret, furlano come Zoff. La scelta di un numero uno di valore è delicata e di estrema importanza. Mondiale docet.