Fabio Visone, Direttore del settore giovanile nonché responsabile scouting, ha raccontato il Savoia del domani.
Nuovo responsabile del settore giovanile del Savoia, una responsabilità importante ma anche stimolante: da te passano i calciatori del domani?
«In primis, voglio ringraziare la famiglia Mazzamauro che mi ha data un incarico importate. Le responsabilità sono stimolanti per raggiungere obiettivi importati. Accade ai calciatori, se non hanno stimoli e obiettivi non riescono a raggiungere campi importanti. Le giovani promesse del Savoia devono avere fame di arrivare, mentalità, abnegazione e spirito di sacrificio».
Si parla tanto di giovani nel mondo del calcio: chi parla di Academy alla inglese, chi di Cantera stile Barcellona o di Giovanili. Tu quale denominazione preferisci?
«Io credo tanto nei giovani perché sono il futuro della Società. Invece la denominazione che preferisco è settore giovanile. Poi sicuramente ci dobbiamo aggiornare su tutto quello che succede nel calcio per avere un quadro della situazione a pieno raggio».
Tanti ragazzi ci hanno chiesto sulle pagine social se fossero in programma degli stage, cosa ci dici a riguardo?
«Sì, ci stavamo organizzando su questo ma abbiamo temporeggiato per via delle Universiadi. Presto sveleremo luogo e date per gli stage. Abbiamo già uno zoccolo duro di ragazzi, dobbiamo solo integrarlo con altri che facciano al caso nostro».
La Società sta lavorando per stringere partnership con le scuole calcio, è un’iniziativa lodevole.
«Sì, ci stiamo lavorando e alla base c’è l’idea di dare importanza ed attenzione al territorio, ai ragazzi di Torre Annunziata. Supervisionerò tali situazioni e sarò presente, periodicamente, sui campi delle scuole calcio».
Hai calcato per anni i campi del calcio professionistico, accumulando esperienze importanti, chiudiamo con la domanda più significativa: qual è l’idea di calcio che porterai nel settore giovanile del Savoia?
«Sì, ho fatto tantissime esperienze nel calcio giocato. Da dirigente, d’ora in poi, dovrò dimostrare la voglia di arrivare che ho, centrando obiettivi importati. La mia filosofia? Un mix di entusiasmo, generosità, mentalità vincente e, soprattutto, passione che non dovrà mai mancare».