Home InEvidenza Santa Maria la Carità- Hurra rossazzurro, il derby è sammaritano

Santa Maria la Carità- Hurra rossazzurro, il derby è sammaritano

Torna a splendere il sole in casa sammaritana, il derby è rossazzurro

È nei momenti difficili che il gruppo deve fare la differenza, al Comunale va in scena il primo derby in assoluto in eccellenza tra Sant’Antonio Abate e Santa Maria la Carità e a spuntarla sono gli “ospiti”.

Mister Di Nola, ex della gara, per l’occasione schiera Borrelli, Vallefuoco, neocapitano, D’Oriano, Cascone, Esposito, mediana a La Torre, Greco e Sannino, tridente offensivo con D’Oriano G. Senatore ai lati di Tarallo falso nove.

Il tecnico dei giallorossi Nastri, disegna il suo undici con Colantuono,Vanacore,Vitale,Esposito,Acampora,Vitiello,Sorriso,Maresca,Orlando,Passariello,Balzano.

Il Santa Maria la Carità si presenta al match con alle spalle la settimana più buia da inizio campionato, l’addio di Farriciello, la rescissione di Langellotto e tanto altro.

Comunale bandito a festa nonostante le condizioni climatiche, cornice di pubblico da altre categorie da una parte e dall’altra, il direttore di gara è costretto ad attendere per il fischio d’inizio per i fumogeni incessanti da entrambe le parti.

Dopo quattro giri di lancette, calcio piazzato dalla corsia mancina la sfera attraversa tutta l’area calda ma nessuno è abile a trovare la deviazione vincente.

Il primo quarto d’ora è targato Santa Maria, il roster sammaritano parte meglio e costringe il Sant’Antonio Abate a chiudersi nella sua metà campo.

Al ventesimo gli sforzi degli uomini in casacca blu vengono premiati, La Torre si occupa della battuta di un calcio di punizione dalla destra, Greco è il più lesto a spingere in rete, gol liberatorio per il Santa Maria la Carità, il 22 si va a prendere l’abbraccio dei tifosi sammaritani.

Il gol carica ancor di più il Santa Maria la Carità che si è scrollata le paure da dosso, dopo solo un minuto Senatore semina il panico sulla sinistra, Tarallo riceve dalla parte opposta del rettangolo verde ma il palo nega la gioia del gol.

C’è una sola squadra in campo, al 25’ Tarallo viene trattenuto in area, per il fischietto irpino si può continuare, Senatore al limite dell’area lascia partire la sua conclusione ma la sfera termina sul fondo.

Il Sant’Antonio Abate recita la figura da pugile suonato e il Santa Maria arriva sempre primo, al 37’ raddoppio meritato per gli uomini di Di Nola, D’Oriano Gerardo di caparbietà recupera una palla a centrocampo, la sfera viene controllata da Tarallo che non ci pensa due volte e la spedisce in fondo al sacco, Colantuono può nulla.

Al tramonto della prima frazione, il Sant’Antonio Abate inaspettatamente trova la rete, gli ospiti si lasciano scippare una palla nella metà campo Maresca col goniometro trova l’angolino più lontano.

Si va negli spogliatoi con il risultato di 1-2, il Sant’Antonio Abate trova una rete importante allo scadere che può compromettere i piani della gara.

Il Sant’Antonio Abate esce dalla pancia del comunale con tutt’altro spirito e dopo sei minuti solo un super Borrelli dice no a Passariello sul tiro dai 30 metri ,la pioggia torna ad essere insistente e il ritmo cala ma al 55’ Tarallo va ancora vicino al gol.

Di Nola spedisce in campo De Simone, Giardullo e Correale per Tarallo, Sannino, uscito con i crampi e D’Oriano G.

Il Sant’Antonio Abate spinge il piede sull’acceleratore ma mai impensierisce seriamente la retroguardia sammaritana, i padroni di casa ci provano di furbizia con palle lanciate in area.

All’82’ De Simone sgattaiola sulla corsia sinistra, arriva in area ma la conclusione è larga, Colantuono fa paura all’esterno sammaritano tra i pali, occasione sciupata per chiudere i conti.

Il Santa Maria serra le linee e chiude i cancelli, l’ultimo gettone per il Sant’Antonio Abate viene sprecato da calcio piazzato.

Al triplice fischio ingenuità di Vallefuoco che se ne dice qualcuna di troppo con Sorriso, il fischietto iripino estrae due cartellini rossi.

È il Santa Maria a festeggiare, torna a splendere il sole in casa rossazzurra, tre punti che pesano quanto un macigno, i sammaritani lasciano due lunghezze indietro i cugini giallorossi e danno una pennellata alla classifica.

 

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