Le vespe non riescono nell’impresa di allungare sulle inseguitrici ma restano al comando del girone C della Lega Pro.
Al Menti il Foggia di mister Cudini guadagna un punto importantissimo in casa della capolista, il roster di mister Pagliuca non riesce a far saltare il bunker rossonero.
Menti dalle grandi occasioni, per la prima volta in questo campionato Castellammare di Stabia risponde alla grande all’invito e fa sentire tutto il suo calore alle vespe gialloblu, coreografia in curva sud che ricorda l’amicizia tra i padroni di casa, il Paris Saint Germain e il Napoli.
Pagliuca ripropone il solito 4-2-3-1 con Thiam, Baldi, Bachini, Bellich, Mignanelli; Buglio, Leone, Romeo, Piovanello, Piscopo e Candellone.
Cudini schiera il suo undici con Nobile,Carillo, Riccardi, Di Noia, Garattoni, Odjer, Martini, Vacca, Vezzoni, Tonin, Embalo.
Gara bloccata sin dalle prime battute, il Foggia si mette sulla difensiva e si schiera sul rettangolo verde con la difesa a 5, la Juve Stabia prova ad imbastire trame di gioco ma è imbrigliata nella morsa rossonera che non lascia campo.
La prima chance è dei padroni di casa con Bellich che salta più di tutti da calcio piazzato ma la conclusione è facile preda di Nobile, il tempo scorre e le due squadre si fanno la lotta a centrocampo, pochi sono i sussulti nei primi 45′, l’ultimo gettone lo spreca Buglio ma spedisce lontano dai montanti dell’estremo difensore rossonero.
Pagliuca manda sul rettangolo di gioco Bentivengna per offrire più muscoli al posto di Piovanello, le azioni però latitano da una parte e dall’altra.
Al 53′ fallo di mano dubbio nell’area foggiana sull’acrobazia del neoentrato Bentivegna, per la giacchetta di Matera si può continuare.
Il Foggia si affaccia per la prima volta dalle parti di Thiam con Embalo che prova la conclusione a giro, l’estremo difensore cala la saracinesca.
La Juve Stabia prova a vincerla e spinge sull’acceleratore ma il Foggia serra le linee e non dà scampo agli esterni locali di costruire gioco, ad un quarto d’ora dalla fine Thiam è provvidenziale sulla conclusione di Tonin.
Brivido dietro la schiena per gli uomini in casacca gialloblu, Candellone all’80’ spreca, l’ultima occasione capita sui piedi di Gerbo ma l’estremo difensore rossonero si rifugia in angolo.
Termina a reti bianche la tredicesima giornata del Menti, punto conquistato dalle vespe che restano al comando della graduatoria ma non riescono ad approfittare del pari che il Giugliano ha strappato con il Benevento, l’Avellino accorcia a meno due.