Passate le festività natalizie il tema della “dieta” torna prepotentemente di attualità. In una città come Napoli, come in Campania, la percentuale di obesità infatti arriva al 18% ed il tasso di sovrappeso della popolazione sfiora il 50%, soprattutto tra i giovani. L’obesità grave incide pesantemente sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette riducendo le aspettative di vita di quasi 15 anni. La riflessione è d’obbligo quindi non soltanto per necessità di prova costume e generalmente di estetica, ma per un più consistente concetto di wellness, inteso come mantenimento dello stato di salute (ovvero assenza di patologia). Proprio ipertensione, malattie cardiovascolari in genere, alterazioni del metabolismo (diabete in primis) sono quelle patologie in cui la correzione dello stile di vita rappresenta la prevenzione ed allo stesso tempo la terapia. Insomma, andiamo dal medico per farci prescrivere i farmaci, quando dovremmo farci prescrivere alimentazione corretta ed esercizio fisico appropriato. Abbiamo chiesto alla dott.ssa Federica Avitabile, farmacista e nutrizionista, una osservazione su questo punto: “Molti pazienti mi chiedono che tipo di dieta prescriverò, senza nemmeno completare un percorso diagnostico completo. Si accetta malvolentieri una restrizione alimentare e ci si affida a diete precompilate da rivista oppure prese in prestito da amici. L’orientamento attuale sul tema si basa su un concetto diverso, su una personalizzazione di trattamento che parte dalla presa di coscienza individuale che siamo tutti geneticamente diversi. Non parlo solo di regimi specifici per persone con patologie come diabete o ipertensione, ma di specificità del metabolismo dovute alla differente capacità di ognuno nell’interagire con i cibi. Su queste basi l’alimentazione deve essere appropriata non solo alla singola persona, ma deve essere misurata secondo le specifiche esigenze dettate dall’attività che si svolge quotidianamente, che spesso varia nel corso del tempo per ognuno. Oggi inoltre poniamo grande attenzione all’applicabilità del regime nutrizionale: la fretta con cui ci muoviamo sembra essere incompatibile dal punto di vista organizzativo con una alimentazione corretta, ma la consulenza del nutrizionista serve anche a educare l’individuo a ricercare cibi salutari, naturali e soddisfacenti che si inseriscano opportunamente nella vita di tutti i giorni”. È un dato di fatto che l’alimentazione scorretta, la vita frenetica, i livelli elevati di stress ed in genere uno stile di vita poco salutare stanno facendo aumentare in maniera progressiva l’ago della bilancia della popolazione campana. Sono molti e sempre di più infatti coloro che si rivolgono al medico estetico ed al chirurgo plastico per limare le curve abbondanti. “Addominoplastica, liposuzione e tutte le tecniche di rimodellamento del tessuto adiposo sono al vertice degli interventi più richiesti – ci racconta il dott. Francesco Puglia, chirurgo estetico – non solo in Campania, ma si tratta di un andamento comune all’Europa tutta ed agli Stati Uniti. Si tratta di interventi sicuri, che vanno effettuati secondo scrupolose linee guida ed in strutture appropriate. Grande attenzione dedichiamo al profilo psicologico dei pazienti: la riuscita dell’intervento dipende non tanto da ciò che succede in sala operatoria ma dalla selezione del paziente, il quale deve intraprendere un percorso guidato in cui gioca un ruolo importante la figura del nutrizionista. Non sono rare infatti le recidive dovute all’alimentazione scorretta nel post operatorio e nel lungo periodo. Molto quindi passa attraverso la comprensione dell’anatomia microscopica, della genetica e della fisiologia del tessuto adiposo che sono oggetto di recentissimi ed interessanti dibattiti congressuali”. Probabilmente infatti nel futuro avremo dalla nostra armi più affinate sia sul fronte chirurgico, con tecnologie di ultima generazione, che dal punto di vista farmacologico con farmaci mirati al tessuto adiposo. “Stiamo scoprendo cose incredibili sul conto del tessuto adiposo – ci racconta la dott.ssa Ines Mordente, specialista in dermatologia e docente di medicina estetica -. Tutte le ricerche vanno verso una unica direzione che dimostra come esso non sia un semplice accumulo di grasso ma un tessuto funzionale, un vero e proprio organo con caratteristiche specifiche. Il tessuto adiposo è in grado di interagire con gli ormoni, con fattori di crescita ed assume un ruolo importantissimo nel nostro metabolismo. Anche l’anatomia è stata rivisitata e con questa le tecniche terapeutiche. Porteremo i risultati di anni di ricerche, effettuate in più centri specializzati, al congresso internazionale della Società Italiana di Medicina Estetica che si terrà a Roma nel prossimo maggio 2018. Il lavoro è stato coordinato dal prof. Mimmo Amuso, massimo esperto dell’argomento, e sarà pubblicato prossimamente in un libro monotematico sul tessuto adiposo. La conoscenza di questi meccanismi biomolecolari ha permesso di rivalutare le tecniche di medicina estetica più comuni facendo venire meno molti dei presupposti alla base di metodiche ben note. D’altra parte è in corso lo sviluppo di approcci attuali ed innovativi alla cosiddetta “cellulite” che saranno il primo effetto di una medicina estetica scientifica e non più empirica”. Concludendo ai nostri lettori vorremmo trasferire tre concetti chiave per una vita più sana. Bere molta acqua e alimentarsi in modo appropriato alle esigenze personali è il primo consiglio: cerchiamo di dare un valore alle nostre giornate e premiamo i nostri sforzi fisici con pasti piacevoli, preferendo la sobrietà alimentare nelle giornate più sedentarie. Preferite cibi sani con il recupero della stagionalità, delle preparazioni tradizionali e possibilmente con materie prime locali. Pianificate uno stile di vita più sano aumentando i percorsi a piedi o in bicicletta o altri piccoli accorgimenti che attivino il metabolismo. Abbiate una vita sociale attiva. Se nonostante tutto qualche inestetico accumulo di grasso si dovesse presentare, l’importante è affrontare la cosa affidandosi ad esperti dell’argomento che risolvano il problema con un approccio integrato ed attuale, senza lasciarsi andare a decisioni affrettate stimolate dal marketing pressante che gira in questi ambienti.