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Le liti tra fratelli: come affrontarle

Imparare a gestire la gelosia tra i bambini è uno dei compiti più ardui per i genitori Bisogna innanzitutto capire che i figli non si comportano male di proposito

Gelosia tra fratelli: imparare a gestire la gelosia è una competenza che sarà utilissima ai bambini ed anche agli adulti nelle relazioni future. La nascita di un fratellino/ sorellina è un cambiamento per l’intero sistema familiare, ma le aspettative degli adulti non sono le stesse di un figlio/a che fino a quel momento ha avuto tutte le attenzioni per lui/lei. Non c’è da stupirsi se questo cambiamento lo spaventa rendendolo geloso, insicuro, irritante fin quando non si adatterà al nuovo sistema familiare. Ogni bambino manifesta la gelosia in maniera estremamente personale, ad esempio assumendo comportamenti regressivi (fare la pipì a letto, voler essere imboccato, regredire nel linguaggio), manifestando comportamenti aggressivi (rompere i giocattoli, fare dispetti,competere con i coetanei spostando i sentimenti di rivalità sui compagni di gioco con i quali può litigare e picchiarsi sentendosi meno in colpa che con il fratello), tendendo a isolarsi o somatizzando le emozioni. I sentimenti di gelosia provocano, al tempo stesso, sensi di colpa intensi, che si traducono in atteggiamenti e comportamenti che possono risultare inspiegabili al genitore. È importante comprendere che il bambino non si comporta male di proposito, bensì prova insicurezza e paura: ha bisogno di essere accompagnato verso l’importante cambiamento familiare in arrivo. Se il bambino avverte che i suoi tentativi di tornare piccolo sono compresi e riconosciuti, capirà che non sono l’unico modo per entrare in contatto col genitore. Inoltre il tentativo di annullare le sue percezioni di cambiamento (“tranquillo: non è cambiato niente!”) o porsi come supergenitori capaci di raddoppiarsi per mantenere inalterati gli equilibri comporta solo intenso stress per i genitori, e sensazione di essere imbrogliati per i bambini. Se, invece, il bambino sente confermata la propria percezione che le cose sono cambiate potrà creare lo spazio perriconoscere la gelosia come sensata, così da trovare modi adeguati per gestirla. La gelosia è una prova necessaria alla crescita del bambino, “è normale e salutare. La gelosia nasce dal fatto che i bambini si amano ed amano, se non sono capaci di amore non dimostrano nemmeno gelosia” (Winnicott). Rappresenta una conquista importante poiché rivela la capacità del piccolo di amare. Imparare a gestirla fin da piccoli in maniera positiva faciliterà e renderà più serene le future relazioni sociali in età adulta. Dunque:

– è importante parlare apertamente e con serenità. Il bambino ha bisogno di aiuto nell’esprimere i suoi sentimenti. La comunicazione, l’attenzione e l’affetto gli permetterà di comprendere che la gelosia è un sentimento normale ed i genitori amano i figli allo stesso modo (anche se dedicano attenzioni particolari differenti, non per il diverso affetto ma semplicemente per le diverse esigenze e caratteristiche del bambino);

– anche se il tempo dopo l’arrivo del neonato sembra non essere sufficiente, è importante rispettare i rassicuranti rituali che c’erano prima tra genitori e bambino (fare un lungo bagnetto caldo la sera, leggere una fiaba prima di addormentarsi);

– evitare affermazioni: ”Sei grande”- Il sentirsi grande non dovrebbe mai comportare una responsabilità eccessiva; o “l’abbiamo fatto per te” , “è un regalo per te “- un bambino è ciò che si desidera per sé e non per fare compagnia ad un altro; o “devi voler bene a tuo fratello” – i sentimenti non si impongono. Al contrario è importante renderlo partecipe nella cura del fratellino/ sorellina, incoraggiarlo a tenere in braccio e a toccare liberamente il neonato: la vicinanza fisica è il metodo migliore per scoprire l’affetto reciproco. Man mano che il piccolo cresce ed interagisce con il fratello più grande, i genitori dovrebbero evitare di interferire nella costruzione del loro rapporto. Imparare a gestire la gelosia è una competenza che sarà utilissima ai bambini ed anche agli adulti nelle relazioni future. “I nostri rapporti portano per la maggior parte l’impronta del nostro vissuto con i nostri fratelli e le nostre sorelle durante l’infanzia, fatto di gioco, di rifiuto, di solidarietà e di altre emozioni primitive”(Lisbeth von Benedeck).

In altre parole, noi andremo a riprodurre inconsapevolmente con gli amici o i colleghi le stesse dinamiche ed emozioni di gelosia, rivalità o complicità e solidarietà. Se i rapporti con i fratelli sono stati vissuti ed elaborati sufficientemente bene anche i nostri rapporti di amicizia e di gruppo saranno altrettanto armoniosi. Se invece non è stato così, non è mai troppo tardi per riconoscerle e iniziare a vivere con maggiore consapevolezza e serenità le attuali e le future relazioni.

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