Home Salute Psicologia Condivisione e creatività per fronteggiare la paura dell’emergenza Covid-19

Condivisione e creatività per fronteggiare la paura dell’emergenza Covid-19

Vi proponiamo un articolo scritto per il Quotidiano Napoli dalla Psicologa Dottoressa Bianca Pastore.

Sfuggente, piccolo, praticamente invisibile: in questo momento siamo uniti contro il Covid-19, un nemico dalle dimensioni microscopiche ma in grado di condizionare le nostre esistenze.

Noi tendenzialmente abituati alla richiesta di attuare dei comportamenti, questa volta, siamo posti davanti alla richiesta di non fare.

Quarantena, lontananza dai propri cari, un isolamento vero e proprio in cui è lecito sentirsi impreparati psicologicamente; questa emergenza tocca corde profonde e alcuni bisogni come quello di salute e sicurezza.  Tutti gli psicologi italiani sono impegnati al massimo nella mobilitazione contro i Covid-19 per fronteggiare al meglio la situazione. Qualora avverti il bisogno chiedere un aiuto psicologico, non riesci a venire fuori da emozioni come paura o ansia, il  sonno è compromesso, puoi rivolgiti ad uno specialista che saprà aiutarti anche a distanza tramite videoconferenza, modalità con cui personalmente continuo il percorso psicologico con i pazienti.

Questo tempo sospeso tra paura e speranza, solitudine e noia, dubbi e condivisione, ci pone davanti ad emozioni che si intrecciano in un equilibrio che va affrontato senza alimentare eccessive preoccupazioni ma senza neanche minimizzare.

Poniamoci in una posizione da cui creare una nuova quotidianità coniugando l’emozione di paura alla creatività, che contraddistingue l’essere umano. Anche nell’ambito lavorativo atteniamoci con creatività alle direttive; ad esempio per ciò che concerne la scuola, la didattica digitale o a distanza  non potrà rimpiazzare la bellezza della relazione fatta anche di sguardi, risate o emozioni, ma potrà assicurare a ciascuna classe l’opportunità di andare avanti condividendo il percorso.

Dunque viviamo questo tempo. Via il pigiama e impariamo ad organizzare e scandire le nostre giornate. Guardiamo quei film che magari non abbiamo visto perché distratti da altro o dal poco tempo a nostra disposizione. Riprendiamo quella passione rimandata da troppo tempo. Dedichiamo del tempo all’attività fisica che ci permetterà di ascoltarci ed entrare in contatto con il nostro respiro ed il nostro corpo. Continuiamo a coltivare il nostro lavoro o il tema della formazione professionale ad esempio riprendendo quel testo lasciato in sospeso o seguendo un corso online. Scriviamo, sia per lavoro che per riflettere e condividere. Infatti al tempo del coronavirus è utile imparare a condividere riflessioni e  sentimenti sui propri stati d’animo, con le persone che per te sono importanti. La creatività, la fiducia, la condivisione, in questo momento ancor più, sono gli antidoti alla paura. È opportuno non chiudersi nella paura e non restare a letto.

Manteniamo le distanze ma continuiamo a guardarci negli occhi, attraverso gli strumenti on line.

Paradossalmente in questi giorni capiremo quali sono le persone a cui desideriamo stare davvero accanto, anche dopo la situazione di emergenza. In questi giorni emergono dati sull’aumento di litigi di coppia per gli spazi ristretti, amori che sembrano non resistere al tempo lento imposto. Ma non sottovalutiamo i dati circa quegli amori che delicatamente stanno nascendo in un questo stesso tempo, in cui la paura dolcemente si intreccia alla speranza.

“Questa emergenza ci manda un messaggio chiaro: l’unico modo per uscirne è la reciprocità, il senso di appartenenza, il sentire di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi.”

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