L’esperto. I progressi della medicina estetica e della tecnologia consentono un risultato più naturale e interventi meno invasivi
La mastoplastica additiva non punta più solo sul volume ma sul miglioramento del seno. Il risultato è naturale da poter ingannare anche un occhio esperto. “Voglio sentirmi bene con il mio corpo”: è la principale richiesta che le pazienti fanno al chirurgo estetico. “L’ho fatto per me”, “Adesso mi sento a mio agio” sono i commenti più comuni dopo un intervento di miglioramento del seno. Archiviati i tempi in cui si ricercavano forme esagerate, “artificiali” oggi la filosofia che guida gli interventi di chirurgia plastica è quella della naturalezza: una volta operata, la paziente deve essere indistinguibile da una qualsiasi bella donna che incontriamo nei bar alla moda. La mastoplastica additiva (l’intervento chirurgico per aumentare il volume del seno) è uno degli interventi di chirurgia estetica maggiormente richiesti ed eseguiti nel mondo. Non si tratta semplicemente di ingrandire, ma di migliorare. In passato, quando si puntava solo al volume, al mare tutti ci accorgevamo della differenza tra un seno vero e di uno “aiutato”; attualmente i due seni dovrebbero essere distinguibili solo dall’occhio dell’esperto. La chirurgia estetica opera praticamente su ogni parte del nostro corpo. Ma alcuni professionisti si sono super specializzati in una sola disciplina: “Chirurgia del seno”. Gli specialisti offrono quanto di meglio esiste oggi in campo internazionale, sia nella tecnica chirurgica sia nella qualità dei materiali delle protesi, aggiornandosi continuamente e riducendo al minimo i rischi dell’intervento. Operano tenendo presente la tridimensionalità del seno: misurano i diametri, l’altezza, la proiezione del seno e utilizzano una protesi anatomica a goccia scelta su quelle specifiche caratteristiche. Esiste cioè la possibilità di variare l’altezza, la larghezza della base, la proiezione della protesi e di utilizzare una protesi conformata esattamente per il seno e per il torace della paziente; un concetto molto diverso dallo scegliere il volume della protesi. Anche la sicurezza e la durata delle protesi sono cambiate. Si diceva che vanno sostituite ogni 10 – 15 anni, ed è vero, ma solo per le protesi rotonde. Le protesi anatomiche di oggi sono costruite per durare teoricamente per tutta la vita. E la vita cambia davvero: viene affrontata con più disinvoltura e sicurezza. Indossare un abito scollato, andare in palestra, non temere gli sguardi degli altri… Piacersi. Basta volerlo.