Il ruolo del logopedista: quando si è affermato in Italia e com’è cambiato negli anni?
L’inizio della Logopedia in Italia pone le sue radici nella realtà scolastica con la formazione di insegnanti specializzati. Successivamente, ha avuto come suoi precursori coloro che si occupavano della corretta articolazione della parola e della voce, come i maestri di canto e i maestri per sordi, persone che seppur in modo improprio erano considerati degli esperti.
In Europa, la figura dell’esperto nel risolvere i problemi di linguaggio verbale si è affermata molto prima rispetto all’Italia, basti pensare al film “Il discorso del re”, ambientato tra Inghilterra e Australia nel 1887 circa. Noi dobbiamo attendere il 1969, anno in cui viene fondata a Padova la “ Scuola diretta a fini speciali di Foniatria”, la più antica dunque tra quelle italiane. A Napoli, giunge nello specifico 1978 sia presso il primo che presso il secondo Policlinico con la denominazione “ Scuola diretta a fini speciali per tecnici di Foniatria.
Solo diversi anni dopo, nel 1992 vengono individuate le figure professionali dell’Area della Riabilitazione, e da questo momento in poi per poter esercitare la professione di logopedista viene richiesto il Diploma Universitario abilitante.
Nel 1989 a sostegno e tutela della professione nasce la FLI (Federazione Logopedisti Italiani) che promuove l’accrescimento culturale e la ricerca. Grazie ad essa è stato istituito anche un Ordine, Albo Professionale per la tutela dell’esercizio professionale e del cittadino che ne riceve i servizi, contrastando ogni forma di abusivismo professionale e prevedendo l’osservanza del Codice Deontologico.
Ma chi è e cosa fa il logopedista?
La parola logopedia deriva dai termini greci logos ovvero discorso e paideia educazione. Il logopedista è il professionista sanitario che svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo dei disturbi del linguaggio, della comunicazione, delle funzioni orali e della deglutizione. Non si occupa soltanto dell’eta evolutiva ma anche di quella adulta e geriatrica. In particolare si occupa della rieducazione dei disturbi della voce, dell’articolazione verbale, del linguaggio orale e scritto, della comunicazione e della deglutizione.
Ricordiamoci che comunicare, parlare, leggere, scrivere, sapersi alimentare, sono funzioni essenziali, per la nostra qualità di vita, per le nostre relazioni e per una maggior inclusione sociale.
Come avviene la presa in carico del paziente?
Successivamente alla diagnosi ed alla prescrizione del medico, il logopedista esegue una propria valutazione dopodiché va ad elaborare (spesso in équipe multidisciplinare) un piano di lavoro, volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del soggetto. In alcuni casi specifici, il logopedista può proporre l’adozione di ausili, strumenti compensativi, come dispositivi digitali o cartacei, utilizzati per raggiungere un obiettivo contrastando le difficoltà. Il logopedista ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia.
Articolo a cura della Dott.ssa Mariagrazia Ingenito
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