Home Salute “Bella ‘mbriana”: biocosmesi made in Napoli

“Bella ‘mbriana”: biocosmesi made in Napoli

Si narra che una principessa fuori di sé, per amore, vagava per i vicoli di Napoli e che il padre per proteggerla la faceva seguire, ricompensando con regali anonimi, le case che l’accoglievano. È la leggenda della Bella ‘mbriana, lo spirito benevolo che protegge le case napoletane. Uno spirito che ha il potere di far diventare bello un brutto, di arricchire un povero, di ringiovanire un vecchio, ma ingraziarsi la Bella ‘mbriana non era affatto facile. Una credenza popolare che ha ispirato anche Pino Daniele che, nel 1982, gli dedicò una canzone e il suo quinto album. Sono decine e decine i ristornati e i B&B che a Napoli portano il suo nome e da oggi, Bella ‘mbriana, è anche una linea di cosmesi legata alla storia e alla tradizione della città. L’idea di creare dei prodotti di bellezza che hanno per nome figure, leggende, canzoni e personaggi storici della città, è di due ragazze, Serena Russo e Mariarosaria Iadevaia, rispettivamente laureate in Lingue e in Farmacia.

“Ciascuno dei nostri prodotti – spiegano – racconta una storia senza tempo, identitaria eppure universale. Una storia da custodire e condividere.” La Gatta Cenerentola, la celebre fiaba di Giambattista Basile riadattata a teatro dal Maestro Roberto De Simone, dà il nome al detergente per le pelli impure, perché la povera Cenerentola era sporca di fuliggine. Il siero per la bellezza invece prende il nome della più bella delle sirene, Partenope. E poi ci sono sieri e creme dedicate a Lenuccia, la giovane partigiana napoletana, e alla brigantessa, Michelina, e a figure come ‘O pazzariell e la Capera. Prodotti di altissima qualità, vegan, non testati su animali e biologici. Serena e Rosaria per vivere fanno altro, la prima è assistente alla regia mentre la seconda lavora nella farmacia del padre a Maddaloni, il loro primo punto vendita, ma grazie a Facebook e Instagram riescono ad arrivare in tutt’Italia.

 

“Per non emigrare ci siamo affidate all’identità e alla tradizione millenaria della nostra amata terra.”

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