“Oggi, 41 anni fa, nasceva il nostro tesoro: l’argento vivo della forza di Nadia è ancora con noi, intorno a noi e dentro di noi. Ha trascorso una vita piena e intensa, siamo stati inondati dal suo amore e dal suo entusiasmo, che sentiamo forte ancora nel cuore. La immaginiamo gioiosa e serena tra gli angeli e nella pace dell’amore di Dio. Questo ci conforta e ci dona la forza di continuare a trascorrere ogni giorno con il suo coraggio, apprezzando la vita come un dono, come lei ci ha sempre insegnato”.
Questo il messaggio postato sulla bacheca instagram della Fondazione Nadia Toffa da Mamma Margherita nel giorno del compleanno della giornalista. Fu proprio un’intervista esclusiva a Nadia Toffa, amica e collega del nostro direttore Alessandro Migliaccio con cui ha lavorato insieme per anni per il programma Le Iene, ad inaugurare il primo numero del Napoli, realtà editoriale che oggi è divenuta Quotidiano Napoli con pubblicazioni cartacee giornaliere e con questo sito Quotidianonapoli.it
Un’intervista, quella rilasciata da Nadia Toffa al nostro giornale, in cui emerse tutto il suo amore per Napoli e per i napoletani. Non a caso il titolo in prima pagina dell’intervista fu “Napoli, un luogo unico che amo e che vi invidio”. Vi riproponiamo quell’intervista con l’indimenticata Nadia Toffa:
Quando viene a Napoli non si fa mancare mai il calore dei napoletani, un giro tra le bellezze della città ed una puntatina in un ristorante che propone le golosità della tradizione culinaria napoletana. Nadia Toffa, la star della trasmissione “Le Iene”, quando prende l’aereo che da Milano la porta a Napoli per realizzare un servizio per il programma di Italia Uno, ha il sorriso stampato sul volto. Quel sorriso che ci regala mentre la intervistiamo chiedendole del suo rapporto con Napoli e del suo lavoro.
Come è fare la iena quando sei a Napoli?
“Fare la “iena” a Napoli è meraviglioso. C’è un’accoglienza che nelle altre città non c’è. Le persone mi abbraccia- no come se fossi una loro parente. Mi offrono il caffè, mi invitano a casa loro per una pasta al pomodoro, Napoli è qualcosa di davvero speciale. E’ vero che tutto il Sud è caloroso ma Napoli è qualcosa di diverso, perché i napoletani mi trattano come un’amica, come un familiare. Io quando so di venire giù a Napoli per lavoro sono molto contenta, mi si illuminano gli occhi”.
Molti napoletani hanno aperto gli occhi sulla Terra dei fuochi e su altri temi importanti grazie alle tue inchieste. E come loro anche i residenti di altre città. È questa la vera missione della tua vita?
“Si, la missione della mia vita è far co- noscere alle persone quanto più possi- bile verità scomode. Per me la parola “verità” è fondamentale. Qualsiasi sia l’argomento o la denuncia o l’inchiesta da realizzare, quello che mi spinge è il raggiungimento della verità e al con- tempo informare le persone, perché quello che stupisce me in primis poi stupisce anche chi ci guarda in tv. Ci sono delle inchieste che ho realizzato in cui io per prima mi sono indignata e credo che l’indignazione sia il motore del cambiamento. Quando smetteremo di indignarci e prenderà il sopravvento la rassegnazione allora saremo nei guai. Quindi indigniamoci, indignatevi e continuiamo a cercare la verità par- lando in modo chiaro ad un pubblico sempre più ampio, in modo semplice e corretto, senza tanti fronzoli”.
Tu hai realizzato diversi servizi televisivi e scritto un libro (intitolato Quando il gioco si fa duro) sulle persone che si rovinano la vita col gioco. Anche a Napoli c’è questa piaga. E dietro spesso c’è il sistema, le organizzazioni criminali. Cosa pensi si possa fare per arginarla?
“Il contrario di quello che si sta facendo, nel senso che purtroppo i governi degli ultimi anni che si sono susseguiti continuano ad aumentare la proposta del gioco. Stiamo assistendo ad una escalation che sembra interminabile sul nascere di tutte queste lotterie istantanee, una dietro l’altra, che si può giocare 24 ore su 24, online, lotto istantaneo, scommesse di tutti i tipi, macchinette nei bar… sono dappertutto ed il governo non fa niente. Anzi, il governo ha deciso che aumenteranno le sale giochi. Siamo già a 5mila sale ed ognuna è come un piccolo casinò ed ora il numero aumenterà ancora in maniera spropositata e non succede nulla men- tre anni fa ci scandalizzavamo per l’apertura di un solo nuovo casinò in Italia. Per arginare bisogna ridurre la proposta del gioco ed i locali dove si può giocare e le persone inseriscono le loro banconote nelle macchinette. Non sono proibizionista, però capisco un’offerta normale come era prima, c’era la schedina, il totocalcio, la lotteria di fine anno e basta. Ora invece ce ne sono molte di più. Siamo come una macchina che va a 180 all’ora e rischia di schiantarsi contro un muro”.
Un saluto di Nadia Toffa ai lettori di “Napoli mensile”.
“Cari ragazzi, avete una delle città più belle del mondo. Siatene orgogliosi, avete un golfo pazzesco e voi siete meravigliosi. Napoli ha una vitalità ed una creatività uniche al mondo. Siate sempre orgogliosi di essere napoletani. Siete meravigliosi e anzi vi “invi- dio” la vostra città e non vedo l’ora di tornarci. Ci vediamo presto”.