Debito di 3 miliardi: per il sindaco la salvezza di Napoli passa per “un mix di interventi per la città”
La fiducia nel Governo e la convinzione di riuscire a rilanciare la città con “un pacchetto di norme”. Gaetano Manfredi, neo sindaco di Napoli, sa che per risistemare la città dei miracoli non ci sarà un miracolo ma servirà l’impegno ed il lavoro di squadra e soprattutto più di un intervento a sostegno della città. La legge Salva-Napoli è all’attenzione del Governo e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha la competenza anche per la finanza degli enti locali, l’ha ribadito di recente rispondendo ad un’interrogazione parlamentare, e annunciando per la prima volta la possibilità di “iniziative anche normative” per il capoluogo partenopeo.
“Il tema di Napoli è di grande importanza e rilevo a livello nazionale – spiega compiaciuto Manfredi – e stiamo lavorando da settimane con grande intensità proprio perché ragionare sul futuro della città significa costruire un pezzo del futuro dell’Italia, penso che su questo c’è una consapevolezza di tutti. L’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta sta seguendo tecnicamente tutte le ipotesi che stiamo cercando di mettere in campo ed è un lavoro complessivo per fare in modo che ci sia il rilancio della città. Cercheremo di trovare la soluzione migliore. Ci sono tante cose sul tavolo – aggiunge il sindaco partenopeo – e ci sarà un mix di interventi. Il tema fondamentale è l’impatto finale delle norme che ci deve consentire di avere quella agibilità per rilanciare la città”. Il debito finanziario totale del Comune di Napoli, con 750 posizioni aperte, di cui 700 con Cassa Depositi e Prestiti, ammonta a 3 miliardi di euro comprese le anticipazioni di liquidità, e genera annualmente una rata per quote capitali e interessi di 230 milioni di euro. Inoltre il Comune è gravato da altri 175 milioni di euro annui, per un totale di poco più di 400 milioni di euro all’anno.