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Flat tax: come funziona per partite iva nel regime dei minimi e forfettario.

Con l’introduzione della Flat Tax, la cui proposta di legge è stata presentata alla Camera dalla Lega e controfirmata dal M5s, cosa cambierà per le partite iva attualmente nel regime dei minimi e nel regime forfettario? In base a quanto spiegato da Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, l’ obiettivo sarebbe quello di estendere i cosiddetti regimi agevolati a tutte le partite iva, ossia esercenti, professionisti e imprenditori che non superano un volume di affari di 100mila euro annui. Pertanto l’aliquota del 15% si applicherebbe ad un più ampia fetta di contribuenti, mentre attualmente l’applicazione dl regime dei minimi e forfettari è riservato ai professionisti che non superano ricavi per 30mila euro annui e agli imprenditori con un limite di 50mila euro annui, a seconda dei coefficienti di redditività stabiliti in base al codice ATECO di appartenenza. La differenza rispetto ad oggi sarebbe non nell’aliquota che resterebbe invariata al 15%, ma l’aumento del limite di reddito, il cui tetto massimo salirebbe a 100mila euro annui. Per le start up, invece, l’aliquota prevista è del 5% per 5 anni, valido per gli under 35 e gli over 55. In questo modo il nostro sistema fiscale si avvia per una maggiore semplificazione degli adempimenti contabili per oltre 1,5 milione di partite iva rendendo così la vita più facile ai professionisti e alle piccole imprese. Al momento la Flat tax è ancora una proposta di legge. Vedremo come va a finire.

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