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Vintage, retrò e antiquariato nel successo della 52 Edizione della Fiera del Baratto e dell’Usato

La visione del progetto Bidonville nasce da una funzione vitale per l’ecologia, il riciclo e il riutilizzo. Un sguardo largo, ampio e creativo, che nasce da un esigenza vista come rimedio e che getta nel colorato mondo della passione e del collezionismo la sua linfa vitale. La Fiera del Baratto e dell’Usato , il suo successo e la sua partecipazione, tangibile negli occhi dei grandi e dei piccini, non nasce per caso, ma da oltre 50 anni è forma-viva e partecipata di un mondo fatto di giochi, ricordi, memoria e passato. E’ incredibile come con il nostro piccolo mondo antico, fatto di balocchi, figurine, dischi, antiquariato, si possa avere uno sguardo sul futuro. La Mostra d’ Oltremare, che ospita da tantissimi anni la fiera, è mecca variegata e trasversale per tutte le età, tutte coinvolte in un caleidoscopio di ricordi, recupero e incredibile spirito vintage. Una due giorni partenopea, che anche quest’anno nelle date del 25 e 26 Novembre, ha aperto gli oltre 5000 mq di spazi, a vari espositori, autentici attrattori di magia vintage per il pubblico e visitatori. Un pianeta retromane dove ci si vive e ci si alimenta di arte, cultura , tutta fantasmagorica ed espressiva. Stupiscono i profumi vintage, di cassetti riaperti dell’antiquariato, delle immortali consolle degli anni 70’o 80′ o dell’incredibile odore di stampa di vecchie stampe, di fumetti o di giornali, senza contare la meravigliosa memorabilia fatta di dischi, vestiti, panni e scarpe. Un tuttomondo , quasi una dolorean calviniania, dove ci si ritrova a passeggiare tra quello che ognuno di no è stato nel passato. In tempi in cui si discute di Cop28 e di salvaguardia dell’ambiente è bello pensare che questo progetto abbia letto in anticipo una tematica così importante come quella del riutilizzo e del recupero. Il mondo è nelle nostre mani, e la Fiera del Baratto e dell’Usato ci regala un importante contributo ecologico.

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